astratta. «Perché — egli si domanda — l’artista non ha messo a servizio di immagini plausibili, visive, le sue grandi qualità di pittore? Perché
critica d'arte
Pagina 166
pittore di possedere queste doti; qui il gentile, il raffinato, il delizioso, se vogliamo, sono messi a servizio di una precisa cosa da dire; la quale
critica d'arte
Pagina 319
cose, non dei «fantasmi»: è tuttavia palese — se pure raramente coronato da successo — lo sforzo di Lardera di mettere il giuoco al servizio della
critica d'arte
Pagina 78