gugliata», «Gli orecchioni», «La porta aperta» dove l’immediatezza tra visione e resa si estrinseca nelle tappezzerie, nelle luci e nei controluci degli
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’aria logica, accettabile. Non si accetta con la medesima immediatezza il suo viso. Perché alzando lo sguardo al di sopra di quella bocca, perfetta
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arrivo dell’arte europea e mondiale, per la novità e la libertà dello stile, per la immediatezza e l’inequivocabilità della «voce», pura e ispirata
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caduta nelle «pure forme», non sorrette e motivate da una ragione di contenuto? È, insomma, il Milani uno scultore «materico» della immediatezza e
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virtù dinamica, per necessitata immediatezza del significare, largo e insieme faticante, brutale e compiuto come un pensiero involontario, fanno
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