nota quasi una «nostalgia» verso il mondo dei primi Impressionisti, ma senza rimpianti, senza complessi di inferiorità, senza il nobile epigonismo, per
critica d'arte
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equidistanza fra artisti realisti e paladini dell’ultimo «ismo», scegliere, come critici militanti: e ancora una volta, sbolliti i complessi di
critica d'arte
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