per cento, senza riserva, nel dire che son belle, bellissime. Per esempio la «Donna seduta» dipinta da Picasso il 1° giugno 1937, quella signorina dal
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tastiera arruffata e melodica insieme, 1’«Interno» 1950 della coll. Granviller, i cui vuoti e pieni materici sono davvero congeniali ad esprimere questa
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Fra i dipinti più suggestivi, inoltre, indichiamo il «Numero 1, 1949», versione «gaia» della più brulicante e tormentata planimetria di sensazioni
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Studio per un ritratto di Van Gogh N. 1 — il più sobrio di tutti — e in Figure in un paesaggio 1956; il Kokoschka del 1913, cioè dei ritratti dai
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spazio «Apparizione notturna» e «Composizione astratta N. 1», vere piccole gemme dell’informale, si affiancano in altre opere, somme di immagini
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arte di Fazzini. Del quale tra le opere di Mazzullo si individua un motivo e una maniera: 1’«Inizio di danza», infatti, ricorda il motivo fazziniano del
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Anche il dipinto «Sogno violento» non è riuscito. E non già perché in esso siano toccati — dall’esterno —1 certi tasti del sadismo, ma perché il
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ricchezza di temi, perfino il più noto dei quali, 1’«Uccello che vola», immagine plastica di uno spazio percorso, di una luce col suo peso, visto nella
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pittoresques» sui canoni davidiani, tanto più che 1’«amore per la perfezione porta — secondo Delacroix — alla imperfezione».
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