l'atteggiamento da prendere, determina tuttavia uno stato di responsabilità: di fronte ai fatti l'uomo è libero di agire come vuole, ma avendo coscienza
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Con la persuasione si vuole ottenere un modo di vita, una praxis conforme ai principi dell’autorità; il mezzo rimane la comunicazione e questa non ha
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santi, vuole dimostrare che a tutti i fedeli, anche ai più umili, è aperta la via della gloria celeste. Più che gli eroi, i confessori, i maestri, i
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a spiegare la grandiosa rappresentatività dell’architettura barocca: a che cosa, precisamente, vuole persuadere la rettorica dell'architettura? Che
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proprio questa esperienza, e non più un immaginario al di là, che si vuole mettere in valore. Risaliremo bensì, attraverso quel momentaneo intensificarsi
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Masaniello a Napoli, ma la vede come un episodio di vita plebea; non vuole sollevare il problema della povera gente, che la nuova struttura della vita sociale
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vuole instaurare o affermare. L’intenzionalità è sentimento, perché v'è una situazione oggettiva (le cose sulla tavola) che opera come stimolo a un fare
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giustifica con il riconoscimento della capacità dell'uomo di compiere scelte e di definire valori. A che cosa, di fatto, si vuole persuadere con questi
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desiderabili le cose a cui si vuole persuadere, a far sì, insomma, ch’esso ardentemente desideri d'essere persuaso. Alla prima presiede lo “esprit de
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modo di razionalità, forse una “ ragione artificiale”. Se così fosse, si potrebbe soltanto concludere che l`uomo non vuole più ricevere dalla
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proprio modo di operazione. Anche l'arte si specializza e, in sostanza, vuole essere soltanto arte; ma, nel complesso delle attività umane, l’arte ha la
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vuole la verità, ma la verità assoluta di Dio è diversa dalla verità relativa della natura e della storia. Per arrivare a Dio non serve la logica ma
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della nuova scienza fisica, né l'arte, che si vuole al servizio della Chiesa, può seguitare a rappresentare come fissa e costante una realtà che la
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secolo delle grandi allegorie, ma le allegorie non sono immagini ridotte a concetti, bensì concetti ridotti ad immagini: non si vuole cioè
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della bontà delle cose che si affermano ed a cui si vuole persuadere, della possibilità e dell'utilità della comunicazione umana. Gli artisti sono
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allegorismo, media autorità e persuasione e si presenta: come una forma plastica unitaria, perché ciò che vuole rivelare è l'universalità di un
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“monumento” vuole bensì dare forma sensibile, plastica a un’idea, ma si rifà al Pantheon e alla basilica costantiniana perché solo la storia può dare la prova
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psicologico che ottico, anche se fondato su fatti visivi. La coerenza psicologica degli effetti visivi può valere più della logica formale: il Reni vuole
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sociale; evidentemente vuole alludere, con una metafora sociale, al rango privilegiato dei santi nella gerarchia dei valori spirituali e, insieme, al
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quotidiano della vita ci illude della beatitudine eterna dell'al di là. L'arte del Seicento vuole agire nell’ordine morale molto più che nell’ordine
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L’artista, dunque, pensa che le scale di valori sono relative e lo spazio non ha una dimensione costante; vuole muoversi con piena libertà su tutte
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