Se il sentimento è, in sostanza, la “naturalità” umana e quindi è sempre, in qualche modo, sentimento della natura, non si arriverà a trasformare il
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formale, alla quale succedono tipologie somatiche e fisiognomiche: ai diversi temperamenti e sentimenti si fanno corrispondere altrettante espressioni del
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Il Concilio di Trento si era limitato a minacciare anatemi contro i nudi “lascivi” e a prescrivere i compiti del pittore come strumento della Chiesa
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guida celeste. Se si può giungere alla salvezza anche vivendo la vita del mondo, Dio deve assistere con le sue grazie a tutti gli atti dell'esistenza
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: il “bello”, o l'armonia perfetta tra l’uomo e la natura, appartiene a un passato che si può contemplare ma non recuperare nel presente, che è il tempo
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, non avendo ancora una finalità ultraterrena, si è svolta interamente nella natura: impossibile dunque disgiungere natura e storia, impossibile
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Non poteva essere diversamente. Rotto l’equilibrio di umanità e natura, si cerca di allargare, distorcere, magari contraddire e spezzare la struttura
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fonte terrena dell’autorità: è un seguito di eventi, in cui non si riesce a individuare una direzione lungo la quale gli eventi seguiteranno a succedersi
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è più una forma plastica inserita nello spazio prospettico, ma è lo spazio stesso: il fattore dimensionale prevale sul proporzionale, si gioca più
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massimi effetti o alla monumentalità più vistosa, si frantuma in un’infinità di fenomeni. Anche una cesta di frutta sulla tavola, vista in una certa luce
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carni, la lucentezza dei tessuti; si dilata fino ai limiti estremi un’area fenomenica fino a quel momento ristretta a pochi tipi “classici”, si arriva a
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In questi termini, storicamente più giusti, del rapporto dialettico tra due tradizioni o culture europee, si spiegano i fatti essenziali della
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Due vie si aprono a questo punto: la discesa verso la descrizione minuta, la riduzione della storia all’aneddoto, oppure la salita verso
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. Irriferibili a un principio spaziale tutti i valori si precisano per relazioni reciproche: per il risalto di un tono scuro su un chiaro, di un caldo sul
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senza immaginazione. Tutta l’arte è imitazione: ma l’imitazione della realtà come dovrebbe essere o si vorrebbe che fosse richiede un “esercizio dell
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conosce; i prodotti dell’imitazione danno piacere e questo dipende dal riconoscimento dell’oggetto; poiché però, se non si conosce l’oggetto, si prova
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Anche su questa esperienza empirica si costruisce, ovviamente, uno spazio, una dimensione dell'esistenza; ma non sarà più una struttura data a priori
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L’importanza che si dà alla pittura di storia, considerata la forma più elevata dell’arte, spiega in parte l’interesse per il ritratto in tutte le
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, non eliminano, ovviamente, la presenza fisica della natura e il relativo problema. L’indagine della natura prosegue, ma si riconosce che la indagine
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appartiene a un’altra dimensione dello spazio e del tempo, al passato. Applicando il “metodo”, la natura si rianima, ritrova il movimento, il ritmo, la
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suo umore panico e satiresco, Rembrandt la sua disperazione, la sua angoscia morale. Tutto ciò che sorge dalla terra si protende con stento
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Non è un caso che questa pittura nasca e si sviluppi parallelamente, e in antitesi, alla corrente dei “romanisti” e degli “italianizzanti”: è quasi
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. L'evidenza, l’autonomia delle cose emerge quanto più la figura umana si ritrae. Anche Caravaggio pone gli oggetti in relazione diretta con la figura umana
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la nozione che prende valore nel “fare con sentimento” dell'arte, e lo prende in quanto da luogo a un discorso che non si serve delle nozioni ma si
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all'agire si prospettano le due grandi vie: della direzione dall'alto e della direzione dall’interno, dell’insegnare e dell’educare. La prima è la via
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radice religiosa delle due posizioni. Da parte cattolica si afferma il principio d'autorità come il solo universalistico: come il solo, dunque, che
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Le due posizioni coesistono nell’Europa del Seicento e, più che contraddirsi, si integrano dialetticamente: l'aspetto positivo dell'arte di quest
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, controllata, teorizzata. Tanto basta per dimostrare che non si tratta di un profondo impulso vitale, come vorrebbe il D’Ors; non basta per provare che
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l’operazione umana. Bisogna però precisare che con questo non si vuol dire che tutti i valori, tutte le attività si riducano all’arte e alle sue
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non inizia una nuova ricerca, ma si limita a mettere ordine nella fenomenologia immensa e spesso contraddittoria prodotta dal secolo precedente. L
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Nel Rinascimento si ammette che il mondo manifesti, nella logica ineccepibile della sua struttura, la suprema razionalità del creatore. Conoscendo la
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Poiché poi il problema del comportamento appare assai più importante di quello della stessa natura umana e il comportamento si esplica nella sfera
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dimostrabili si restringe e nei suoi confini opera soltanto la scienza; la morale non ha più il suo fondamento nella verità ontologica e, quanto
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Il secolo XVII è il primo di quella che si chiamerà poi la civiltà dell’immagine e che non è altro che la civiltà moderna. Il periodo che separa il
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mimesis, ma dell'idea e non della natura. Può parere strano che la crisi manieristica della forma, alla fine del secolo XVI, si configuri come formalismo
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indefinita che si precisa per un istante nella nostra immaginazione in rapporto a una situazione per lo più drammatica. Di una bella donna l’Ariosto
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umanità e Dio, questa mediazione sensoria e perfino sensuale ora che si nega ogni tipo di mediazione spirituale e si diffida perfino delle scritture
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tecnica è anche una cultura perché non si riferisce soltanto all’esecuzione materiale delle opere ma anche alla formulazione e all'elaborazione delle
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soggetto” in una civiltà in cui “il parlare è proprio dell’uomo”: e non è solo discorso ma dialogo, anche se una delle parti si limiti ad ascoltare, tant
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V'è dunque un ambito preciso in cui si sviluppa la Rettorica: la polis con le sue assemblee, i suoi poteri di deliberazione e di giudizio. Nello
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accusa e l’altro difende. Al dimostrativo principalmente il presente, poiché tutti lodano o vituperano, secondo le cose che sono ora; nondimeno si
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Il discorso rettorico o persuasivo può avere molti modi: si può presentare senza commenti la prova inconfutabile dei fatti; se la prova non è palmare
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michelangiolesca: la cupola si apre e dispiega nel colonnato così come il suo originario significato simbolico si dispiega nel più accessibile
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forme delle chiese e dei palazzi. Gli stessi tracciati urbani, a scacchiera o stellari, si presentano come strutture monumentali in sé e non soltanto
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Il sentimento della monumentalità è collegato con il carattere storico-ideologico del monumento e con quella sorta di accumulo di valori che si forma
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Attraverso la problematica sempre aperta della costruzione di San Pietro, il tema del monumento si dilata in quello del sentimento del monumentale
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’immaginazione. Se si trattasse soltanto di questo, però, l'arte sarebbe soltanto una tecnica rivelatrice di un processo della mente umana: rappresentazione
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riportato” nel soffitto. Nell’Aurora del Casino Ludovisi (1621) il Guercino si propone di correggere il Reni ricorrendo a un mezzo illusivo più
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Il caso più tipico d’illusionismo psicologico si vede nel Baldacchino di San Pietro. S'era invano cercato di collocare sotto la cupola
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Cagione di meraviglia non è soltanto lo spettacolo di cose nuove e inattese ma anche il vedere realizzato qualcosa che si è immaginato o si può
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