più disforme dall'esperienza è “possibile”. In questo senso non v’è antitesi tra l’immaginazione “naturale" del Bernini e l’immaginazione “innaturale
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Annibale, tra Borromini e Bernini) v’è una divergenza di tendenza: il Seicento è appunto il secolo in cui lo sviluppo dell’arte avviene nel contrasto delle
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. Bernini o Pietro da Cortona, puntando sull’immaginazione, descrivono una prospettiva probabile o verosimile, ma non si nascondono che quella loro
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e il Bernini in Sant’Andrea al Quirinale, fanno dell’ingresso un vero e proprio organismo architettonico, un pronao a colonne, e ne sviluppano il
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, enormi, non reggono nulla: il Bernini le allinea, quattro a quattro, come figure in processione. Il Perrault, nella facciata del Louvre, le schiera
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. Quando la pianta è centrale, come nella chiesa dei Santi Luca e Martina o nella maggior parte delle chiese del Bernini, del Borromini, del Rainaldi, la
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nei primi decenni del secolo il Bernini, modificando la pianta maderniana, aveva trasformato il progetto del palazzo Barberini, facendo di esso quasi
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, appunto, facendole servire al fine dell'arte, conferisce a quelle tecniche un significato e un valore finalistico. Il fatto che il Bernini e Pietro da
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Chi corregge gli errori tecnici del Bernini è il Borromini, che afferma per l'architettura il principio della praxis come spiritualità o della
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Non diversamente, sulla traccia del Bernini, la scultura cerca la “naturalezza” nel rendere nel marmo la morbidezza dei capelli, il calore delle
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Anche in architettura: vi sono edifici, come quelli del Bernini, che attuano in sé, nel movimento della pianta, nel contrapposto delle masse, nell
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urbano sviluppando così la funzione urbanistica del monumento: più tardi il Bernini, aggiungendo alla chiesa il colonnato e studiando il collegamento
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La chiamata del Bernini a Parigi per studiare il progetto del Louvre dimostra che Luigi XIV voleva dare alla propria residenza un valore di
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Ciò che il Bernini, operando in pieno Barocco, riprende e svolge nella spazialità aperta del colonnato è il nucleo plasticosimbolico della cupola
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la premessa spaziale dell'assetto monumentale che danno alla piazza il Rainaldi, il Borromini, il Bernini. Quest’ultimo, erigendo nella piazza la
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, nell'altare della beata Albertoni in San Francesco a Ripa il Bernini definisce la spazialità oltre l’altare come una dimensione celeste, dove l
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Il Bernini, che è stato anche un grande allestitore di spettacoli teatrali e inventore di artifici scenici, considera il monumento funerario come una
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: con quale processo, s’è visto nel modo con cui il Bernini allegorizza nel colonnato il motivo simbolico della cupola. Ma il Bernini ha fatto qualcosa
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Seicento, ebbe una profonda influenza sul formarsi del Barocco e, specificamente, sul Bernini e sul Cortona. Si spiega così perché l'arte barocca, nata a
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, appariva meschina. Il Bernini non ha ridotto un’architettura, ha mutato la categoria dell'oggetto: ha preso un oggetto relativamente piccolo, un
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prospettive. Nelle due chiese di piazza del Popolo, per esempio, il Bernini rompe la simmetria classica prevista dal Rainaldi, trasformando in
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del fattore psicologico. Un esempio tipico: tanto San Carlo alle Quattro Fontane del Borromini quanto Sant’Andrea al Quirinale del Bernini hanno pianta
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