motivo o sollecitazione all’agire, esso è insoddisfazione della condizione presente: vogliamo entrare più profondamente nella situazione che ci occupa
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Nel Seicento, però, oltre a riformare l’iconografia tradizionale aprendo la via all’immaginazione, la Chiesa impegnata in un’azione piuttosto di
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rinunciare all’allegoria che configura i concetti in immagini naturali. Ma se così è, solo nell’ambito dell’identità classica di natura e storia può svelarsi
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Il dibattito sul significato e il valore della storia, o del classicismo, possono ridursi all’antitesi di un’interpretazione positiva o negativa: la
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Il Caravaggio ha il disperato ardire di lacerare il velo della finzione: lui che spregia la storia ordinata in una forma logica e guarda all’evento
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alla realtà. Non è un rinunciare alla propria volontà per rimettersi all’autorità: se Dio è nel mondo, dovunque, non ha motivo di dar mandato ad alcuno
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’ambito dell’esperienza cosciente l'uomo è veramente se stesso, è libero. All’autorità non oppone la rivolta né l’indifferenza né la rassegnazione
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All’origine ciascuno di quegli elementi era la forma plastica di una funzione statica; ora, anche per l’evoluzione della tecnica costruttiva, la
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appartengono piuttosto alla strada o alla piazza che all’edificio di cui fanno parte. Il Borromini arriverà fino a concepire facciate spostate rispetto all
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all'accentuata longitudinalità della piazza Navona; il Rainaldi, in Santa Maria in Campitelli, rinuncia perfino a far corrispondere la cupola all’area sacra dell
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Pietro da Cortona nella chiesa dei Santi Luca e Martina: la definizione dello spazio è affidata all’articolazione plastica delle pareti, ai suggerimenti
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corso o nel processo del fare l'arte. Spetta dunque all’arte scoprire e definire il valore della esperienza, della vita che si vive; e poiché il suo
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” mira all’ideale, l’arte “ di genere” al caratteristico, e la prima è imitazione del meglio, la seconda del simile o del peggio.
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costume e alla natura morta la gravità, la densità di significato di un quadro storico o religioso. La reazione all’antitesi storia-genere si annuncia
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Due vie si aprono a questo punto: la discesa verso la descrizione minuta, la riduzione della storia all’aneddoto, oppure la salita verso
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all’inganno ottico: i fiori su cui si posano le farfalle, i grappoli che gli uccelli beccano, i cibi su cui passeggiano le mosche. Il piacere è dato
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dell’esperienza e dell’esistenza, dal particolare all’universa— le; ma sarà il particolare che arriva a porsi al livello dell'universale, cioè a darsi
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La pittura di Frans Hals è, di fatto, più sciolta che libera: all’opposto di quella di Velázquez, non costruisce, ma frammenta, disintegra la forma
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Coria. La condizione prima è di rinunciare al giudizio, che implica pur sempre il riconoscimento della nostra superiorità o inferiorità rispetto all
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, indirettamente, su Claude Lorrain: contribuendo anche all’isolarsi, nella nascente corrente caravaggesca, della tendenza lirica del Gentileschi. Attraverso il
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può avere un seguito nella riflessione cognitiva. Né può dirsi che questo paesaggio sia arcadico, invitante, e offra la pace della vita rustica all
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; e i primi quadri di fiori, forse del Caravaggio stesso all’inizio del suo tempo romano, derivano dalle “grottesche”'antiche. Non è possibile negare
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O non propriamente per gli oggetti, ma per la rappresentazione di essi mediante la pittura. All’inizio la pittura di natura morta è considerata
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contrae invece di moltiplicarsi all’infinito, rientra nelle cose invece di comprenderle è, evidentemente, l'opposto dello spazio del quadro d'immaginazione
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spazio significa rinunciare all’autorità per l’esperienza; e se l'autorità si giustificava come verità a priori, l'esperienza si giustifica come ricerca
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all'universale attraverso la rinuncia all’interesse e alla scelta particolare. Contemporaneamente, dimostra che l'immaginazione (obbiettivamente, il solo
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problematica, che appena si profilava, della libera comunicazione tra gli uomini; e, senza alcun riferimento all’arte del suo tempo, ma con l'anima intenta al
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l’operazione umana. Bisogna però precisare che con questo non si vuol dire che tutti i valori, tutte le attività si riducano all’arte e alle sue
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La parola Barocco è stata applicata all’arte del Seicento dai teorici e dai critici del secolo successivo, il secolo del razionalismo illuministico e
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figurazioni di un Bosch o di un Bruegel apparivano capricci della fantasia, sogni; nel Seicento, figurazioni altrettanto incongrue rispetto all
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piena di significati occulti; il solo modo d’intenderla è di mettersi all’unisono e sentire il mistero dell’anima come un aspetto del mistero della
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’intervento del sentimento solo in quanto esso fosse sentimento della natura; la sensibile, emozionata ritmica tassesca permette all’immagine di farsi
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. Neppure i teorici della Controriforma osano prendere in toto le difese delle immagini: riconoscono che l’accusa di paganesimo, rivolta all’arte del
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’universo nel suo continuo divenire non regge all’esame: fissa e mobile che sia, la struttura dell'universo non è più l'oggetto dell'interesse degli
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persuade, e persuade alla devozione. La propaganda ha diversi livelli: la cultura classica vale per chi, sentendo la storia moderna collegata all
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Si accusa l'arte del Seicento d’essere oratoria, celebrativa, tutta rivolta all’esaltazione dei grandi e delle sorgenti divine dell’autorità, benché
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tecnica è anche una cultura perché non si riferisce soltanto all’esecuzione materiale delle opere ma anche alla formulazione e all'elaborazione delle
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borghesia: non si saprebbe spiegare, altrimenti, perché l'autorità ricorra alla persuasione invece che all’imposizione. D'altra parte la
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quasi realistica di certe parti si accompagna una visione miracolosa, senza che il passaggio dall’una all’altra appaia allo spettatore né ovvio né
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politica. L'applicazione della teoria del discorso politico all’arte è nuova, ma l’idea dell’arte come elocutio è cinquecentesca, veneta: il Pino e il
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beatitudine. E non manca quasi mai il richiamo diretto all’esperienza presente: figure in costume moderno tra altre vestite all’antica o, semplicemente, un
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rapido aumento della popolazione urbana, traffici estesi a tutta l'area della città, nuclei destinati all’attività politica e amministrativa nonché
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descritto “ ampia da coprire [. . .] tutti i popoli toscani" alludendo così all’intento di dare alla cattedrale un valore ideologico più alto di
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romano Bellori, è meno apprezzata in Francia, dove l’architettura è soprattutto un pubblico servizio o, quanto meno, all’immaginativa “universale” si
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All’opposto, in Inghilterra, fin dalla rivoluzione di Cromwell, se non prima, si crea una frattura tra la monarchia, esautorata dall'insubordinazione
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libera e se ne valgono per ricoprire gli edifici, all’esterno e all’interno, di una profusione di colori, di oro, di immagini che spesso tradiscono il
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coscienza collettiva: nel complesso dei suoi contributi all’assetto definitivo della basilica non si propone soltanto di unificare soluzioni disparate e
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grandezze. Poiché si ritiene che l'immaginazione è un processo naturale della mente umana, che tende a passare dal particolare all’universale
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diverse, alla ricerca della “sorpresa" visiva, al passaggio dalla prospettiva ristretta della strada all’ampiezza della piazza, all’apparizione
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all'ampiezza del vano, ma anche e soprattutto dal fatto che, nella prima, l'asse maggiore è quello che collega l’ingresso all’altare, nella seconda è
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