l' ora della libertà suonò grave e chiusa, e ci riempì gli animi, ad un tempo, di gioia e di un doloroso senso di pudore, per cui avremmo voluto
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scoprimmo con gioia che uno dei passeggeri saliti nel frattempo era un militare francese. Ci spiegò che era ospitato in un antico convento, davanti al
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del suo paese sconfinato, lasciando dietro di sé un profumo aspro di terra, di giovinezza e di gioia. Avevo anche altre incombenze: aiutare Leonardo
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esperienza unica, uno spettacolo vivo e corroborante, che mi riconciliava col mondo, e riaccendeva in me la gioia di vivere che Auschwitz aveva spenta
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, una omerica capacità di gioia e di abbandono, una vitalità primordiale, un talento pagano, incontaminato, per le manifestazioni, le sagre, le baldorie
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vergogna: e sotto il peso della vergogna ora rimpatriavano, senza gioia e senza speranza. La Russia vincitrice non aveva indulgenze per loro
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scintillanti di gioia e di arguzia: fece due passi avanti, e con voce squillante pronunziò: _ Kura! Kùritsa! Era molto fiera e contenta di essere stata lei a
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guardando un alto cielo pulito dal vento. Potevamo farle, e le facemmo, con gioia puerile. Ma le nostre riserve volgevano al termine: di fragole e di funghi
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dieci giorni di sovralimentazione, grasso come un maiale e pieno di gioia di vivere.
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manifestò gioia né angoscia né sorpresa né indignazione: accettò, ringraziò, ma non se ne andò. Tornò a sedere sulla panchina nel corridoio, zitta e
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. Scesi a salutarla, pieno di gioia e di meraviglia per l' improbabile incontro: ritrovare la sola amica russa in quel paese sterminato! Non la vidi
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, sigarette sciolte, spicciolo e logoro ciarpame casalingo. Risalimmo sui vagoni col cuore gonfio. Non avevamo provato alcuna gioia nel vedere Vienna
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quotidiano, la gioia liberatrice del raccontare. Ritrovai un letto largo e pulito, che a sera (attimo di terrore) cedette morbido sotto il mio peso. Ma
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Accademia della crusca
