colonna era lui, Mordo Nahum, signore fra i greci, e reggeva il vessillo bianco-celeste: ma lo depose quando mi vide, uscì dalla schiera per salutarmi (un
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ali, ed entrò. Questo messaggero celeste, che viaggiava da solo in mezzo al fango su di una utilitaria sgretolata e vetusta, era il maresciallo
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sbilenca, celeste di verderame, con su scritto ben chiaro: "Paine, Lapte, Vin, Carnaciuri de Purcel". E infatti, davanti alla casupola stava una donna, e
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