Il governatore e Raul stavano guardando i soldati che, di ritorno dal tempio incas, avevano appena terminato di rotolare e drizzare in piedi le botti
!" rispose concitatamente il capitano Squacqueras. "Tutto qui?" esclamò il governatore di Maracaibo. "E per dei naufraghi voi preparate tutto questo
governatore, che ha preso prigioniera Giovanna, la nonna del Corsaro Nero, la vuole impiccare nel porto di Maracaibo per dare un esempio..." La testa del
, rivolto allo spilungone. "Vedete nulla?" "Certo, egregio governatore" rispose il capitano Squacqueras. "Un branco di pesci volanti..." "E la trovate una
canzoncina in voga. "Ehi, buon villano!" lo chiamò Giovanna. "Sapreste dirmi dove dimora abitualmente il governatore di Maracaibo?" "E tu, brutta vecchia
Indignata ed offesa con il conte di Trencabar, governatore di Maracaibo che non soltanto ha fatto impiccare i suoi due nipoti, il Corsaro Rosso e il
Trencabar, padre di Raul, e vediamo che, nonostante la sua carica di governatore di Maracaibo, ha anche lui i suoi guai 130 IX In cui si fa la conoscenza
, il governatore di Maracaibo, gli ha ammazzato i due fratelli, il Corsaro Rosso e il Corsaro Verde, nessuno lo ha più visto allegro..." Un pirata con
Corsaro Blu... Sono Raul di Trencabar, figlio del governatore di Maracaibo..." "Il figlio di Trencabar!" esclamò Jolanda, annichilita. "Sì, Jolanda
Davanti al cancello della villa del governatore di Maracaibo, il giovane Raul, che era appena arrivato con il drappello dei soldati spagnoli
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Nel grande salone di ricevimento della villa del governatore, i signori e le signore invitati si scambiavano piccole e garbate riverenze, si
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passato davanti alla villa del governatore in quel momento, non avrebbe veduto altro che la sentinella che passeggiava avanti e indietro perché Giovanna con
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governatore di Maracaibo. Vide il Viceré in camicione da notte e allibì. "Sua Altezza il Viceré!" esclamò. Il Viceré, furioso, gli puntò un dito contro
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strozzata del negro. "Ghi è?" "Sono Giovanna, la nonna del Corsaro Nero... Dov'è la stanza del governatore?" "Al biano di sobra, badrona... Prima borda a
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"Bah!" brontolò il governatore di Maracaibo, togliendosi il giustacuore per andarsene a letto. "Se Dio vuole, la giornata è finita!" Ma non aveva
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giubba, scoprì la carta che gli aveva consegnato il governatore e che egli aveva collocato fra la giacca e la camicia come se si trattasse di una carta
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prigioniero! Adesso i prigionieri siamo noi..." "Proprio così, egregio governatore" disse il Corsaro Nero avanzando su di lui. "Siete nostro prigioniero
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