sua stessa voce, Nicolino sobbalzò, gridando: "Mamma mia, la civetta!" "Ma no" lo rassicurò Jolanda. "Siete voi che balbettate!" "Ah, già è vero" disse
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. Nicolino, per la paura, lasciò cadere la spada di Giovanna gridando: "Mamma mia!" "Gli indiani!" esclamò il maggiordomo. "Presto, corriamo dalla signora
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figlio del bettoliere: "Dice così mamma" disse "che per favore quando dice: 'A noi due!' lo dica un po' più piano... Su, c'è un malato!"
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. "Chi è?" domandò con voce tremante. Poi riconoscendo la sagoma della vecchia: "Oh, finalmente, siete voi... Oh, mamma mia bella?" Questa sua ultima
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felpato e giunta alle sue spalle gli passò il braccio intorno al collo nella classica mossa di lotta detta "cravatta". "Mamma mia!" esclamò la voce
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guardando intorno perplessi. Poi Nicolino si avvicinò a quella di destra e ne sfiorò un cuscino con una mano. "Mamma mia!" esclamò. "Com'è umido questo
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da solo, al colpo provocato dall'Olandese Volante si voltarono e lo videro. "Mamma mia bella!" esclamò Nicolino. "E quello chi è?" "Deve essere lui
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tua torcia..." "Oh, mamma mia bella!" gemette Nicolino. "È svenuto un'altra volta!" disse il maggiordomo. "Per forza" disse Jolanda. "Quando rinviene e
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