cantine di Paperon de Paperoni!" "Bravo, vi proporrò per una medaglia d'argento!" "Ma come?" protestò il capitano, indignato. "Io vi porto tutte queste
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senso che si dà etimologicamente a questa parola... Villano, cioè uomo di villa, ossia contadino..." "Io sono ignorante e so soltanto che villano vuol
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poco cotto questo pane..." "Io non mangio" disse Giovanna con indifferenza. "Non accetto nulla dal nemico!" "Io, invece, sì" disse Nicolino. "Prima hai
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asciugò la bocca col dorso della mano e concluse: "Perciò io, qui chiamato come esperto nella conquista delle città fortificate, penso ci sia una
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spaccamonti: "Paura io?" esclamò. "Chi ha nominato la parola paura? Ricordatevi, mio giovane amico, che essa non esiste nel mio vocabolario!" "Avete strappato
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e tornato verso l'altare acciuffò il tacchino, esclamando: "E questo jelo lasciavo qui? Ma che sso'matto? Questo me lo pappo io, me lo pappo!" E uscì
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vista dei quattro naufraghi. "Ma io non voglio lasciare mio nipote in mezzo ai guai" stava protestando energicamente Giovanna. "Voglio tornare indietro
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questi quattro giorni di assedio abbiamo consumato tutti i viveri che erano nel tempio..." "E io" disse Nicolino "ho una fame da lupo... Oh, Dio, dov'è
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!" rispose tranquillamente il capitano. "Ma avendolo io trafitto con la mia infallibile spada, egli cadde in un lago di sangue... E siccome non sapeva
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obiettare ancora il Corsaro Nero "anche voi e Jolanda siete donne..." "Io sono tua nonna" protestò Giovanna. "E io sono tua figlia!" esclamò Jolanda
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rivolse verso il gruppo di marinai, gridando: "Ehi, voi! Calate in mare una scialuppa di salvataggio!" "Già l'ho fatta calare io!" disse il governatore
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riportarle sulla nave..." "Ma piene d'oro chi lo sa quanto peseranno..." "Sciocchezze!" intervenne il capitano Squacqueras. "Io ho portato addosso fino a
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farci prendere a bordo e sbarcare a Maracaibo? In fondo ho voglia di rivedere mio nipote..." "Anche io ho voglia di rivedere papà" disse Jolanda. "Si
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..." "Dormite pure, nonnina" le disse Jolanda, dolcemente. "Farò io la guardia..." "Ecco, brava" disse Nicolino. "Così posso dormire anch'io... Chi dorme pranza
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?" "Io?" esclamò il capitano. "Non ci mancherebbe altro!" "Perché? La morte sul campo di battaglia è la più bella per un soldato come voi..." "A parte
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cenno di avvicinarsi. "Presto!" disse. "Entriamo..." "A... anche io?" balbettò il nostromo Nicolino spaventato al pensiero di doversi cacciare in
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quarto di guardia, è l'ora del cambio" gli aveva detto. "Dai il posto al tuo compagno." "Ma io" disse Nicolino preoccupato dal fatto che se si fosse
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ad occupare io... L'ho fatto praticare caso mai dovesse esserci qualche colloquio segreto fra me e i miei ospiti più importanti..." "Ingegnoso
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"Sì, ma io non resto qui come un allocco?" concluse il Viceré che era riuscito a far scorrere il pannello dietro di lui mentre Giovanna si spaccava
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terremoto?" "Mentre voi dormite," gridò il governatore "la vecchia lavora!" "La vecchia? Quale vecchia? Io non ho visto nessuna vecchia nella villa, ma
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Trencabar si avvicinò alla vecchia e le domandò: "Avete un ultimo desiderio da esprimere?" "Sì," rispose Giovanna "vorrei l'onore delle armi e comandare io
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malanno" disse Nicolino. "No, no, io me ne vado..." E avvicinatosi alla murata alzò una gamba per scavalcarla. Giovanna lo avvertì severamente
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Nicolino "ma io come dormo?" "Con un lenzuolo solo..." "Eh, con un lenzuolo solo... Almeno fosse asciutto!" "E tu" gli consigliò Battista "fallo asciugare
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gli piovevano sul volto umido, apparve l'Olandese Volante. "Io" disse. "Io, chi?" domandò Giovanna per nulla spaventata dall'apparizione. "E come vi
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venenum?, cioè, nella coda c'è il veleno? Ergo, stando in coda, c'è pericolo di morire avvelenati! E questo pericolo lo sto affrontando io!" "Non sarà
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. "Andiamo a gettarci in mare..." "Non vi scomodate" risuonò la voce ironica di Trencabar. "Vi ci farò gettare io in mare... Ma dopo avervi impiccati
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Corsaro Nero. "Che razza di gamba di legno vi siete messo, signore?" domandò il Corsaro Nero, con voce severa. "Cos'è questa buffonata?" "Non sono stato io
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!" "E io accetto!" esclamò Giovanna con entusiasmo. "E vi insegnerò certi piatti che vi faranno dimenticare il cannibalismo..." Mentre Nicolino, Jolanda e
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