incaico non mi capisco..."
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cameriere!" esclamò Nicolino. "Gutta fortuna prae dolio sapientae" sospirò Battista. "Non capisco lo spagnolo" disse Nicolino. "È latino" lo corresse
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queste parti... Però, non capisco come mai sia già morta e spennata..." "Forse," opinò il capitano, allegramente, "avvilita di essere diventata
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rispondesse Nicolino. "La pecheronza! E che è la pecheronza...?" domandò Giovanna. "La pecheronza" ripeté Nicolino. "Qui, nella mia testa..." "Non capisco
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si trattava: "Ah, capisco!" disse ironicamente. "Si tratta del serpente di pietra di cui mi avete parlato. Il serpente piumato..." "Già— Siamo arrivati!"
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capisco questa lingua..." sospirò il capitano, scuotendo la testa. "L'unica lingua che comprenderei, in questo momento, è la lingua in iscatola
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