dell’Adultera al Museo di Verona, dove infiniti elementi di fonte «Artemisia» rischiarano di nuova luce l’attribuzione al primo Cavallino*, ma anche
Pagina 269
forma, pare legarsi al periodo della pala di Brera e della Pietà Liechtenstein; e poiché dal 1533, con la pala di S. Maria in Organo a Verona, sembra
Pagina 340
i passaggi di Giulio Campi a Cremona, di Brusasorci a Verona, e il secondo passaggio di Calisto verso le forme muscolari; sebbene sian questi di già
Pagina 342
Correggio, e il ritratto di Pace Guarienti a Verona. Nel 1556 Veronese imprende le pitture del soffitto della Biblioteca di San Marco e qui l'aiuta
Pagina 366
E poiché, procedendo nell' VIII, IX e X secolo, da San Salvatore di Brescia (750), ai capitelli di Villanuova, Porcile, Verona (Cattedrale), Ciborio
Pagina 375
del Pisanello. L'autore si appoggia sull'importanza prepotente di Verona come centro artistico in quel tempo, ma non comprendiamo perch'egli non
Pagina 416
di Guglielmo, lavorò alla Sagra di San Michele nel 1120 e nel 1122 a Piacenza. Nel 1135 lavorò a Ferrara, nel 1139 a Verona. La cattedrale di Parma fu
Pagina 448