morti. La pillola è preparata e indorata con una preparazione di settecento, con qualcosa di Delacroix, di Puvis de Chavannes. Alcuni rari saggi
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è francese, cioè movimento culturale di riflesso politico-imperiale tutto francese; ed ecco che quel «culmine che tutto il Settecento sembrò maturare
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Strozzi - ottima fonte anche per il Settecento di Piazzetta - aveva lasciato a Venezia in San Benedetto; che per lo stile decorativo alla grande
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rivela settatore di cinquecentisti tedeschi come Baldung e Griinewald? Non occorre conoscere i bizantineggianti del sei o del settecento; ma v'è qualche
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, immensa» nel cinque, «decadente» nel sei e nel settecento. Ci si contentava di un asterisco per Piero dei Franceschi, di due per Raffaello, di tre
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asterischi un certo spostamento del polo magnetico dal quattro e dal cinquecento al sei e al settecento; se una riflessione oltremodo facile non
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una savia biblioteca del Settecento? Forse il Lanzi, escito da poco nell'edizione di Bassano, è appena giunto per corriere ai pochi gentiluomini
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tradizione «gotica» e della classica nel gusto italiano del periodo barocco (p. 20-21). Rilievi sulle tendenze rinascimentali e classiche nel Settecento
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napoletana del Settecento - Viaggio a Venezia e relazioni con Tiepolo).
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nel 1752. Buone osservazioni sulla preparazione del Settecento in Ricci, in Piazzetta. L'Amigoni, ad ogni modo, è più profondamente settecentesco di
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La verità sul Settecento italiano non sarà conosciuta che quando saranno intelligentemente chiarite le relazioni di parentela fra i napoletani e i
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G. FIOCCO, Un capolavoro ignorato del Settecento Veneziano («Rass. d'Arte», settembre-dicembre 1919) (in: ‘L'Arte’, 1920, p. 153).
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capricciosa di settecento veneziano, che si lascia addietro di spirito e di levità con brio, tutto il settecento francese, Watteau e Fragonard compresi. E
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critico di cartello; sommerso poi nel disprezzo generico per il Settecento, ostentato dai neoclassici; raccolto ed apprezzato solo dai migliori del
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e Settecento italiani, era cosa insolita, avventurosa e, a chi vi si provasse, dava l'illusione di rivivere più di un secolo innanzi, anche per via
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studi caravaggeschi, si buttava improntamente ad ordire la grande Mostra seicentesca di Palazzo Pitti che finì per dilatarsi anche al Settecento, forse
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Settecento» (920C); un po' poco, e male. Anche il n. 753, Scena di mercato della Coll. Mylius che mi sembrava del Todeschini restò fra le attribuzioni al
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SCUOLA ITALIANA DEL SETTECENTO
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