mani enormi, i bioccoli di capegli spessi, la testa scontrosa in un gesto che lo apparenta con l'angelo che scende sopra il Martirio di San Matteo, di
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assoluto. Il giovine manigoldo che si scianca fulmineo nel suo movimento scorciato, ci ricorda quello che fugge, a destra, nel Martirio di San Matteo
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porre a riscontro con la sinistra del San Matteo scrivente di Roma; mentre la posa delle ombre sul lento emaciarsi del viso si ritrova, se anche più
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la preparazione dell'arabesco nella posa e nella sigla studiata dei panneggi è quale potrebbe darci un Matteo Rosselli; soltanto Gentileschi l'attua
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indimenticabile della Vocazione di San Matteo, la finestra tagliente di luce della Madonna del Rosario, tutti insomma i presentimenti d'interno del maestro hanno
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accademica di Santi di Tito viene continuata a Firenze dalla catena che da Matteo Rosselli, per Vignali conduce a Carlino Dolci, il quale smalterà alla
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Layard, nel San Matteo smarrito e illustrato da altri27 su queste colonne - opere tutte che anche per altri caratteri si rivelano del periodo tardo
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, come in Matteo da Milano, sono oltremodo problematici.
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È quel desco da parto che il Berenson, quando lo vide vent'anni fa in una collezione privata parigina, attribuì a Matteo di Giovanni, e per cui il
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raggiunta né da Matteo di Giovanni né da Francesco di Giorgio, per i quali certi precedenti di psiche «gotica» rimasero sempre insormontabili.
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far trasferire il quadro (col nuovo numero 920 A) alla «Scuola Veneziana del '700» [oggi sospetto che il dipinto possa appartenere al vero Matteo dei
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MATTEO DE PITOCCHI
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