Francesco già della collezione Ashburton, attribuito, è vero, al Murillo ma che è senza contrasti una finissima creazione del nostro Strozzi.
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la vita ricreata quale puro disegno! Certo, Francesco Curia arriva un poco in ritardo per attuare con pieno rigoglio queste idee e si accontenta
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le pretese di Autoktonismus accampate non da spagnoli ma da tedeschi s’è farcito il povero romanista, e correggesco, Francesco Ribalta di mille
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A San Silvestro in Capite è, pure di questo tempo, il San Francesco stimmatizzato 22[figura 117], una tela d'altare che se fruisse di luce migliore
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coi vecchi*** attribuita prima anch'essa a Stanzioni e più recentemente a Francesco Guarino.
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Massimo, con Lanfranco; Agostinello Beltrano, col grande Francesco Fracanzano (il Velazquez di Napoli); e ne venne composta una delle più rare quadrerie
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«Adda (d') Francesco (? morto 1550), milanese, pittore non troppo felice imitatore di Leonardo da V., lasciò un San Giovanni nella chiesa delle
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nelle figure grandi; conviene restituirla all'ottimo seicentesco milanese Francesco del Cairo, il Renoir della scuola locale di quel secolo [figura
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ritratto di pittore (n. 167), poi per i due quadretti (n. 168-169) con Miracoli di San Francesco, che sono rapidi e sciolti, ma vanno meglio posti tra
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Come tendenze parallele apparirebbero allora le mutazioni del Pordenone, quelle di Gian Francesco Bembo e d'altri. Più tardi resterebbero da studiare
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Il soggiorno di Donatello a Siena nel 1458 è determinante per Francesco di Giorgio soprattutto se si voglia dar ragione allo S. col ritenere di
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P. SCHUBRING, Francesco di Giorgio («Monatsh.,f. Kunstwiss», 1916·, III) (in:. L'Arte', 1917, p. 172-73).
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È un buon riassunto di tutti i ritrovamenti compiuti da qualche tempo intorno al versatilissimo Francesco di Giorgio. Lo Schubring stesso se n'era
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Pallavicini, che taluno attribuiva a Francesco di Giorgio; ed ha rifiutato anche l'attribuzione del Venturi al Botticelli, che maraviglia ancor oggi
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Si resti dunque d'accordo con lo Schubring sul grande valore estetico e storico di Francesco di Giorgio, il, più rinnovato dei quattrocentisti senesi.
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Infine non siamo d'accordo con lo S. nel modo d'indicare le fonti di Francesco di Giorgio in Verrocchio e in Filippino Lippi, Noi crediamo che uno
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A proposito d'intarsi vengono in esame gli stalli corali di Sant'Ambrogio a Milano, e di San Francesco a Pavia, che seguono una tradizione ancor
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I nomi d'orafi lombardi che più ricorrono e meglio si legano ad opere sicure sono, fra gli altri, Francesco di Ser Gregorio da Gravedona, i fratelli
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G. DE NICOLA, Notes on the Museo Nazionale of Florence, I: G. Francesco Rustici («Burl. Mag.», marzo 1916) (in: ‘L'Arte’, 1917, p. 301).
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Christ- Church College a Oxford; certo le relazioni che von H. pone fra quel disegno e la pala di Francesco Vecellio che dal Museo di Berlino è passata a
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, troppo noti della cappella Portinari, e a Pier Francesco Sacchi il polittico smembrato del Bergognone nella Crocera di Santa Maria in Passione.
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Comunque sia di ciò, Giovanni di Francesco è un modesto ma non disprezzabile seguace un poco di tutti i maestri iniziatori della prima metà del '400
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: Giovanni di Francesco del Cervelliera. Le sue forme che risentono di Andrea del Castagno potrebbero forse farlo identificare con quel Giovanni da
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Palazzo Doria a Valmontone, oltre ad apprendere che il compagno del Preti in quei lavori fu il calabrese Francesco Cozza, autore, io penso, della bella
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in merito i rilievi già fatti dallo scrivente su queste colonne a proposito del libro dello Schubring su Francesco di Giorgio («Bollettino», 1917, n. 3
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ritenersi di qualche anonimo nella cerchia di Francesco del Cossa *.
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Sapori di pubblicare fra l'altro il bellissimo quadro sull'altar maggiore dei Cappuccini di Albano, dove S. Francesco e S. Bonaventura consigliano
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se si trattasse di un'opera concepita in «plein-air». I precedenti sono il San Francesco di Caravaggio alla Concezione qui in Roma e forse la Madonna
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giurerebbe li conoscessero soltanto attraverso i pallidi neoclassici del 1830, come sarebbero Francesco Coghetti o il barone Camuccini.
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rapporto alle «Vedute» anteriori di altri incisori; continuazione dell'atelier Piranesi dopo la morte dell'artista, per opera di Francesco Piranesi).
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I maestri dell’arte. Monografie d’Artisti Italiani moderni compilate da FRANCESCO SAPORI, n.1-8: Duprè, Costa, Barabino, Serra, Palizzi, Tito, Vela
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sbieco dei Magi nell'Adorazione di Brera, il grande gesto inchinevole del San Francesco nella pala di Dresda, col quale forse Correggio vorrebbe negare
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alla lontana; per non scorgere in que' teloni solitissimi de' mesi detti di Francesco altro che discendenze dagli esemplari ripetuti per ogni dove. Il
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Pommersfelden. Anco un vaghissimo quadretto di un San Francesco che sviene al suono della viola toccata da un angelo * dovrà riporsi fra' Veneti, se
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BRIGLIA, GIOVANNI FRANCESCO
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DE CAIRO, FRANCESCO
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GUARDI, FRANCESCO
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GUERCINO (BARBIERI, GIOVANNI FRANCESCO)
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Già da qualche tempo si abbozzava il torneo critico tra Francesco e Giovanni Antonio. Ma qui interessa il numero 533 (prima edizione) con la Parabola
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MAFFEI, FRANCESCO
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MOLA, PIER FRANCESCO
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MORAZZONE (MAZZUCCHELLI PIER FRANCESCO detto il)
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edizione) attribuito a «Scuola Veneziana del '700»] (si veda anche a: GUARDI, FRANCESCO).
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TREVISANI, FRANCESCO
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UNTERBERGHER, FRANCESCO SEBALDO
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TODESCHINI (ZIPPER, GIOVANNI FRANCESCO detto il)
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Per il n. 65 si veda a: BATONI, POMPEO. Fra le opere date a Francesco il n. 1015, la Maddalena della Galleria Nazionale di Roma, non mi sembrava
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930 A (seconda edizione; nella prima, si veda a: MOLA, PIER FRANCESCO). Ritratto di Ercole Lelli [figura 252]. Roma, Coll. Contini [ora presso il Dr
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quelle che Francesco del Cossa, desumendole da Piero, diede al suo angiolo annunciante nella tempera della Pinacoteca di Bologna.
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Nel San Francesco stimmatizzato ecco inevitabilmente scomparire i movimenti articolati del Mantegnismo e apparire l'inevitabile fissazione del
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