V'è la distribuzione dei bianchi, in cui Orazio fu sempre maestro, che dal centro della tovaglia, merlettata con eleganze degne di un Van Dyck
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prim'ordine. Chi penserebbe infatti che sopra un lenzuolo studiato di candori ed ombre diacce degne d'un Vermeer a grandezza naturale, dovesse
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Basilea, degne di un vescovo seicentesco; non si potrà concludere sul fine cui questi bresciani volevano nobilmente aspirare, tanto diverso da quello di
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procede a fasci spessi e taglienti, rade la zona d'ombra; ed ecco affiorano le masse che son degne di esser abbacinate da lei e di conchiudersi nelle
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cotesti due; e raggiunge finezze pastorali degne di un veneto Boucher; tuttavia, l'influenza diretta dei francesi su di lui si deve contenere entro
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