rughe essenziali, per le pressioni più lievi (all'ascella!), per i più istantanei ricordi plastici (il braccio infangò la coscia?), per il lampeggiare
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I ritmi dinamici si ripetono in basso. Una natica fluisce volutandosi sulla pasta tortile della coscia che qualche tubero osseo sostiene, l'altra
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gnoccosità plastica invincibili. La tensione di curvatura fino al ginocchio, riseca finalmente con un taglio lievemente arbitrario il derma della coscia che
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sotto la coscia; poi la rotula sferica del ginocchio, ma soprattutto certe bocche carnose dolorosamente stirate fra due moti opposti: dalla coscia al
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piani nettissimi che piallarono il torso e la coscia senza lasciarvi un sol gorgo d'ombra. Più in basso qualche crepaccio irregolare addita il corridoio
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si comprime nell'ombra, dove l'anca sta per sollevarsi dall'inguine, finché la natica fluendo, pizzicata dall'aria risale in luce, e la coscia di
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Quando dal calice mobile della natica e dell'anca - poggiate sulla coscia che offre l'affilato declivio di un vomere, e pizzicate nell'alto da una
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di coscia in ascensione forzata, quasi a cerniera, che riesce a commentare l'altra saliente del torso, e quel senso di transito stagliato a segno
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curva largamente sottesa della coscia irrigidita. Dall'alto della vertebra dorsale si appendono, otri gonfi, le natiche.
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che schiarendo l'ombra, che dura fatica a costruire un solo piano (quello sulla coscia), e facendo apparire per tal modo anche il contorno esterno della
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, pialla la coscia e riversa lentamente il corpo dell'angiolo tutto in un sol piano, testa sterno braccia.
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alla luce una calvizie sferica, un omero globoso, una coscia cilindrica, un dorso appianato, e per fare ad essi luogo, fraternamente, presso i riquadri
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. La coscia dell'angelo si faccetta del panneggio come un poliedro alabastrino, e la mano dalle dita divelte, assurde del S. Pietro, assume una
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