addentrare, grotteschi gli oggetti inservibili, per bacco, di Cézanne, il bigliardo avvallato di Van Gogh; chi vi giocherebbe? Tristemente grottesche le
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Eppure, per scegliere un artista che non deve riuscire discaro al nostro, egli sa abbastanza che Van Gogh per esempio, non si esimeva certo
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dinoccolata alla Laurencin, o tutt'al più a un Van Gogh di contorni più unitari. Ad ogni modo certi abilissimi raccordi paralleli di curve come quella
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questo stile che come tutti gli stili altissimi ha un suo equilibrio tragico. Boccioni - ch'io vorrei chiamare un Van Gogh che sente i volumi - non può
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Nell'esame del Quattrocento catalano l'A. giudica giustamente e cioè piuttosto duramente il Dalmau, copiatore dei Van Eyck, e sebbene esageri
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d'arte: un secolo dopo il tardo goticismo illustrativo del Besozzo attira ancora più dello stilismo fiorentino: Van Eyck piace più di Masaccio: Van der
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È infatti una cosa triste quando i merciai fiamminghi di Van der Weyden o di Bouts, rimpolpano improvvisamente i bicipiti di polpe alla
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assoluta referenza a possibili effetti pittorici) pas trop noyé dans l'immense horizon des dunes ». Aggiunte a Van de Velde. «Une grande nuée grisâtre simple
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effetto artistico, come lo raggiunge involontariamente un Van Eyck con l'onestà della sua imitazione di cose rilevate preziose e versicolori. Se l'arte
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prosecuzione della sua serietà artistica. Ribera piace più di lui, a Napoli, come due secoli prima - valori di grandezze a parte - Van Eyck piace più di Piero
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MIGEON, JAMOT, VITRY, DREYFUS, La collection Isaac de Camondo au Louvre. Paris, Gaz. des B.-A. et Libr. Van Oest, 1914 (in: 'L'Arte', 1915, p. 78).
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alla serie delle Cattedrali; otto numeri di Sisley, due di Pissarro, un Van Gogh, tre Renoir. Degas con il nucleo delle sue massime creazioni: Le Foyer
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V'era stato anche Van Dyck a Londra e può essere che le sue sete fini, i suoi merletti, il suo corredo insomma elegantissimo e copioso venissero a
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Diana con le ninfe di Gherardo delle Notti a Copenaghen, e quella di Giacomo Van Loo a Berlino: infine lo stesso soggetto trattato con arte simile da
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setosità di Rubens, e ai guizzi persino di quelle di Van Dyck; e vedrete che qui soltanto, non v'è nulla di «barocco» che, strano a dirsi, non vuol poi
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V'è la distribuzione dei bianchi, in cui Orazio fu sempre maestro, che dal centro della tovaglia, merlettata con eleganze degne di un Van Dyck
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gialla? Pensiamo ad ogni modo che si tratta di un abito di casa Gentileschi, il più fine guardaroba di sete del '600 europeo, dopo Van Dyck.
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spontanei; Van Dyck, Filippo de Champaigne, un poco persino Velazquez. Ma basti per ora dire Artemisia Gentilesca; la quale immaginò con grande
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Il Cristo dinanzi a Pilato - attribuito a Van Dyck - ch'era fino a qualche anno fa nei depositi della Corsini ed ora ci si dice esser emigrato ad
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, camuffandosi alla Van Dyck. Sta il fatto che la mano destra della pittrice è più caravaggesca che vandyckiana e potrebbe servire a controllare l'impressione
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briciola - il senso vero dello stile e dell'arte. Van der Goes a Firenze, Ribera a Napoli, Rubens a Genova sono tali flagelli implacabili da paragonarsi
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I due quadretti di genere (nn. 125-226) non possono invece credersi di scuola francese, ma del Van Laer.
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cui le opere di Antonio Campi possono aver servito a Caravaggio, e le opere di Van Noort e di Venius a Rubens; ma bisogna provarsi a scrivere pagine
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sopraelevata in cui si trovano certe statue che il Van Eyck probabilmente ebbe a modello. Quali? Poiché è nota la teoria delle relazioni fra la
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e ficcanaso che se può includere come «serie di soggetti» Van Laer, come Feti, come Magnasco, come Ricci, storicamente non rappresenta che il
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realizzazioni più pittoresche prima sotto l'incitamento di Van Dyck e delle scuole di Utrecht e di Haarlem (come dimostra la Famiglia del Tartaro) il
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su Tiziano, e che col Lys non ha alcun rapporto? o quella Venere con Adone a Palazzo Pitti già attribuito a Van Dyck, ma così evidentemente di un
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Convincersi che Van Dyck abbia rilevato la sagoma della sua Pietà d'Anversa da quella del Bonconsiglio a Vicenza?
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. Sforbiciate una zona di cielo di sopra qualche piana provenzale di Van Gogh, date un taglio quadro invece che verticale alla Cascata di Kanawoka o al
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quadri a Chieri, ad Avigliana, a Savona, e che ci rifriggono la storiella dell'Andrea del Castagno di Levanto, del Van Dyck di Caramagna e dello
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Levante, nella quale con ogni serietà si «ammirano» (notate l'esortazione di troppo anticipata) un Parmigianino, due Correggio, due Rubens, un Van
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Preti comprende che la solidità pittorica non si ottiene, come ha sempre creduto la tradizione nordica Van Eyck-Böcklin, contraffacendo la durezza
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seguace di Dirk van Baburen.
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biglietti firmati in Amsterdam da Rembrandt van Rijn. In verità dopo l'esumazione dei tesori barbarici nei paesi latini nulla mi ha commosso più di queste
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Scena bacchica a Berlino (van Dam): Adone e Venere, nella galleria di Schleissheim; il Ratto d'Europa, nella Collezione del Duca di Northbrook, ecc.
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baroname de' Cerquozzi e de' Van Lar : «chi si cerca i pidocchi, chi si gratta - e chi vende ai baron le pere cotte». Qui l'Amorosi, se di lui si parola
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ai fiamminghi. Van Eyck, l'artista che la tradizione ci afferma avere impressionato Antonello, era appunto giunto a una plasticità formale per cui il
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avesse disegnato una mano simile a quella che Van Eyck nell'uomo dal fiore di garofano, per poi rifarla in senso di costruzione prospettica? A parte
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Vede la terra inarcarsi gibbosa sotto la inutilmente stabilita rettitudine dei campi recinti -; oh, i contadini sono pittori; il contadino è Van Gogh
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ha le ombre brune neutre del Van Eyck ma le ombre liquide e trasparenti di uno stile che era arrivato al plein-air, alla luce solare. Si confronti in
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di certi particolari a forma prospettica? Perché scelse un particolare come quello delle sovracciglia, ma non s'interessò come un Van Eyck del craquelé
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