senza sforzo per la stessa metaforica essenza del linguaggio, alla critica attuale. Per un Ter Borch: «Femme en satin jaune et cygne. Robe blanche
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signorina dilettante di musica, in un ambiente più determinato in cose che non sia quello della Suonatrice Liechtenstein, qualcosa insomma prima di Ter
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. E non conoscono neppure i suoi bianchi luminosi che in questa manica di cortigiana raggiungono un pullulamento niveo che solo Ter Borch saprà
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occhi, Hendrick ter Bruggen; genio forse più tenero di Gherardo; soltanto men noto [figura 190].
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