e qualche altro. Attraverso i quali giungiamo al '700, per la conoscenza del quale sarebbe stata forse necessaria una ampia trattazione dell'attività
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* nel '600 e il Cirillo nel '700, ma nelle figure grandi di Aniello Falcone di Domenico Gargiulo e di Salvator Rosa - le quali se non fossero di Salvator
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. Trivulzio d'arte italiana veneto-lombarda - la suppellettile del '700 francese fra cui una deliziosa pendola di Falconet, i saggi d'arte orientale dove
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Quanto alla preparazione italiana e caravagesca di Velazquez, essa è sempre stata convinzione sentita della critica del’6 e ‘700, e soltanto ora per
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L'Orfeo del Palazzo Reale di Napoli ** opera che già nel '700, quando fu inviata da Roma a Napoli 29, passava per un Caravaggio di prim'ordine
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potesse lavorare in grande. La sorte continuò in tutto il '700, salve le grandi novità di Tiepolo e di Piazzetta che tentano di rompere questa tradizione
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Ora nel vedere come il Nicodemi si rifaccia prima al '700 lombardo, poi ancora al '600 si prevede che egli prende partito per la prima delle due
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, la preparazione di elementi neoclassici in certi decoratori del '700, come Biagio Bellotti da Busto Arsizio, Antonio de Giorgi ed altri minori. Ed è
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nelle cose più frenate non si toglie dai modi già noti alla cultura artistica del '6 e del '700; e tale, d'altronde, apparve già ad altri critici. Il
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Ma guai a seguire il metodo del Nicodemi: «Sfuggito alle teorie, rimasto dal '700 nell'anima degli autori e delle genti; il ritratto così
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dell'arte continua nel '5 e nel '6 e nel '700 con idee che per un lato proseguono con intelligenza l'estetica figurativa cinquecentesca, la quale perciò non
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Chissà poi perché ha l'aria d'essere stato compilato verso la fine del '700, piuttosto che nel 1915? Sta il fatto che se fra i nomi citati fra le
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assai più vicini del M. a questa valutazione furono infatti, a nostro vedere, i vecchi critici del '6 e del '700 che giudicarono la scultura barocca in
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Certosa), poso sono invece avvicinarsi i due bozzetti a chiaroscuro (nn. 337-338) che sono attribuiti, nientemeno, alla scuola veneta del '700: tant'è vero
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I due «pendants» col Trionfo di Flora e di Galatea non sono di scuola romana del '700, ma di Luca Giordano, cioè di scuola napoletana del '600 **.
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parola «lombardo» sta a significare nella critica del '600 e del '700, non potranno mai essere intese rettamente finché i critici daranno troppo peso
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», dell' «iconografia», anzi ha molto spesso, nel '6 e nel '700, un significato tutto formale, e visivo, tanto che si legge talora «invenzione pittoresca» e
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Interessante, un po' sovraccarico di notizie ad arruffare il testo che rivela ad ogni modo una conoscenza tutt'altro che superficiale del '700
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Il soggetto del Merito offre campo al Kutschera per una erudita dissertazione sulla cultura allegorica del '600 e del '700 e sulle fonti di queste
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«figurativi» gli basta il fatto che il Carstens abbia rotto la tradizione pittoresca del '700 e abbia ripreso una forma «disegnativa» per credere di
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per il più bel Raffaello, di nulla per il '6 e il 700 salvi i numeri che s'eran salvati dalla palude per ragioni quasi sempre accidentali e tutt'al più
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prima metà del '700. Tant'è vero che la Cappella Medicea «inaugura il tipo di architettura funeraria che sarà largamente seguito specialmente nel
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Dopo che la basilica di San Salvatore fu nel '700 completamente ricostruita, Vito d'Anna ne eseguì gli affreschi della cupola rappresentanti il
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'700 che il Pollak avvicina con qualche esitazione al Giordano o al Solimena, e con ragione dacché si tratta immancabilmente di Corrado Giaquinto
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differenziarsi di essa, neppur questo è divario sostanziale. E v'è anche una probabilità storica che apparenta dal tardo Cinquecento al '700 i migliori
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«Capitolo I. Le origini veneziane (1720-1740)». (Bella ricostruzione dell'ambiente artistico veneziano del '700 e buone note sul coesistere della
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nome di «Farragine del '6 e '700 a Palazzo Pitti» ma che non tradussi in saggio. Le cose qualche volta vanno a modo loro.
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45-47. Nature morte. Coll, Spiridon e Ojetti. Mi sembravano di pieno '700 e perciò non del Barbieri, morto nella prima metà del secolo precedente
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223. Ritratto di monaco benedettino. Modena, Galleria Estense. Mi pareva quasi del '700 e infatti nella seconda edizione regredì ad «attribuito».
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autoritratto (Bologna, Podio) mi sembrava piuttosto cosa bolognese del primo '700 (e vedi anche a: CRESPI, GIUSEPPE MARIA). Il San Giovanni (486
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. In ogni caso venne, nella seconda edizione, ridotto a Scuola Veneziana del '700 (n. 902).
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far trasferire il quadro (col nuovo numero 920 A) alla «Scuola Veneziana del '700» [oggi sospetto che il dipinto possa appartenere al vero Matteo dei
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edizione) attribuito a «Scuola Veneziana del '700»] (si veda anche a: GUARDI, FRANCESCO).
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