, non fare - semplicemente perchè lo fanno gli altri - ciò che tutti fanno. Abbi indipendenza di giudizio, esprìmiti con parole tue, non impiegare formule
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mostrare orgogliosamente le tue carte: questo atto significa: «vedete come sono furbo? Io non avevo niente e voi, pusillanimi, ci siete cascati». 8°: Se
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sei attore, ripeti solamente quelle di effetto macroscopico. Non fare assegnamento sulle tue sfumature. Non affliggerti se il bon mot di Tristan
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non smentiranno le tue affermazioni, guardati bene dal proclamarlo. Qualcuno può avere nell'orecchio le parole di Shakespeare, nel Mercante di Venezia
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straniero non apprezza le tue «empanadas», e se sei cinese non meravigliarti se il tuo invitato dice «no grazie» davanti agli «ailerons de requin
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«latoso» in spagnuolo, un «attaccabottoni» in italiano. Le tue attrattive giovanili ti renderanno provvisoriamente tollerabile e forse anche ricercato, ma
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tue avventure di terra e di mare. Ma non con quelli che hanno fatto a meno di andarci né con quelli che l'hanno fatta in prima linea. Fra tutti i
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tutte le casseruole». Se soffri d'insonnia, prendi della valeriana o della camomilla, o impiega le tue ore notturne a leggere un romanzo, a studiare la
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funzionato. Non parlare mai delle tue malattie, specialmente se interessano rapparato digerente e dintorni. Non dare eccessiva importanza alla tavola. Il
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spianare le tue idee; farà del bene ai tuoi calzoni e alla tua intelligenza. Se non sei una donna ricca, piuttosto di comperare di seconda mano un
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succhiasse irremissibilmente i periodi. Fai che le tue parole non formino un torrente, ma un fiume pacifico e vario. In una conversazione di un'ora
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, intingi la punta delle dita, anche se avendo toccato tutti i cibi con le posate, tranne il pane, le tue dita ti sembrano immacolate e secche; se vedi che la
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altrimenti le tue faccende, pur di non mancare, ti recita l'elenco di tutti i liquori e i rinfreschi a disposizione nel suo bar, ma ha la perversa
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Accademia della crusca
