insolente sul vaso di Sèvres che l'aristocratica in difficoltà ha in casa da trecento anni. Negoziante, correggiti, se non vuoi che si leggano sulla tua
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. Contro la volgarità: 1°: Conserva la tua impassibilità quando perdi e non arrabbiarti contro chi vince. 2°: Quando sei in vincita, non avere un tono
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». Se poi tu sei il signor X, educa tua moglie, tua figlia, la serva, la segretaria a rispondere che ci sei o che non ci sei. Non possono ignorare se
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Riassumendo: Controlla il contenuto della tua frase, ma più che il contenuto, la forma. La forma, cioè la superficie, è cosparsa come la pelle di
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capisci o fingi di non capire... oh, grazie tante!... bella scoperta... lo dici tu... tu cerchi di imbrogliare le carte... ma la tua è una
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, prega tua moglie di uscire, perchè lei ha la smania di dirgli ciò che tu hai, come ti senti, perchè stai così, e che un malessere come il tuo lo aveva
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della comicità col gesto o con la voce. Non ti è riuscita prima; non ti riuscirà poi; vuol dire che l'uditorio non offre ricettività alla tua storiella
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sarebbe non solo il fallimento della tua storia, ma della tua reputazione. 10°: Osserva le reazioni del tuo pubblico; se dà segni di disattenzione
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Bernard o di Sacha Guitry non avrà successo. La colpa non è tua, ma del tuo prossimo, presso il quale le vecchie facezie che si stampavano una volta sulle
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un'occhiata all'orologio, al programma, alle proprie unghie, allora vuol dire che la tua conferenza è fallita. 7°: Ma queste cose tu non le puoi
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Quando la macchina non è tua e sei gentilmente invitato, non rovesciarti indietro come sulla sedia del laringoiatra, nè sedere di traverso, con una
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. Un «grazie» nel ritirare il biglietto bucato non diminuisce la tua dignità, e se il controllore è un villano, gli avrai dato una lezione di cortesia
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, irascibile, disordinato, fannullone, domanda a te stesso se non ha ereditato da voi due l'oltracotanza, il disordine, nervosismo, la fiacca, e ripeti alla tua
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spieghi i 745 casi che possono presentarsi se metti la tua testa di sognatore o di mistico fuori del finestrino. Ispirandoti, o lettore, a queste tre
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») con Johann («il Bel Danubio Blu»), né con Oscar (Straus con una sola S), che cullò la tua giovinezza nel «Sogno di un Valzer». Insistere esageratamente
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un angolo di strada a sentire una chitarra. Diranno che la tua indifferenza alla musica è una posa. Ma se proprio sei negato alla musica, se i fatti
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posso dirti quale, mi ha fatto giurare di non dirlo», non attacca più. 3°) Ogni lettera che scrivi durante la luna di miele a tua moglie, è un
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decisa a invitare in casa tua - articolo settimo - abbi almeno la precauzione di radunare persone che già si conoscano e abbiano un minimo di affinità
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rimasticano e si ingurgitano. E se sei una signorina, abbi lo spirito gaio; ti servirà, prima che per la vecchiaia, per la tua carriera di moglie. Diceva il
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storia o a imparare una lingua straniera, e, - probabilmente ne hai bisogno, - la tua lingua. Ma il mattino dopo, non raccontare che hai penato a
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espressioni più vertiginose dell'abissale umana vacuità. Cancella dalla tua grammatica «spero» e «speriamo». Comincerai così a parlare diversamente dagli
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fatale. Una tua nota di originalità ti può rendere irreparabilmente antipatico, e tuo valore come artista, come professionista, come guerriero, come
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prendere contro questo pericolo sono le seguenti: 1°: Se sei una persona colta, non sfoggiare la tua cultura. Ogni tanto fai una di quelle citazioni che
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una copia, con l'impegno per parte tua a restituirgliela, perchè è l'ultima che gli rimane, e prima che tu l'abbia letta ti telefonerà per domandarti
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cameriere se il servizio è compreso. Se sei con tua moglie, sarà lei stessa a dirti: «Non farai mica lo stupido a lasciargli la mancia. Dopo tutto ciò che
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spianare le tue idee; farà del bene ai tuoi calzoni e alla tua intelligenza. Se non sei una donna ricca, piuttosto di comperare di seconda mano un
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, il pollo sono prodotti della tua fattoria, non metterlo in evidenza con la formula borghese «almeno si sa ciò che si mangia». Se sei un produttore
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del diabete, del «suo» diabete, del modo di correggere il «suo» tasso di zucchero, e non della tua nefrite e della tua albumina. Nella conversazione
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della tua cricca fa ridere.
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: «ma lei non ha mangiato niente». Conclusione, quando inviti qualcuno alla tua tavola, non ricordare né prima né durante né dopo che è stato un
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di forchetta, metà del tuo fritto misto. Se uno dei commensali è rimasto senza pane, fanne portare dell'altro, ma non offrire mai la tua mezza
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che entra per la prima volta in casa tua, e per prima cosa accende una sigaretta; quel signore che si presenta alla tua porta senz'averti telefonato
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del caricaturista che «butta giù», come dici tu per abbassare la quota della tua riconoscenza, uno schizzo: ma per giungere a dirti che hai un
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» rivelatori della tua personalità.
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, saprai che il nostro corpo emette raggi infrarossi. La mano di quel signore doveva possederne una carica eccessiva, in quel momento, per la tua mano
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