Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

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Il ponte della felicità

219004
Neppi Fanello 23 occorrenze
  • 1950
  • Salani Editore
  • Firenze
  • paraletteratura-ragazzi
  • UNICT
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di quel suo modo di misurare il tempo e si fermò nel quadratino dell'insalata per cercarvi le chioccioline. Era un bel divertimento mettersele sulla

Alvise contava le ore che lo dividevano dalla liberazione; e col trascorrere del tempo il suo entusiasmo cresceva.... Come ipnotizzato, fissava lo

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essere il suo degno erede, riceverai la nomina di capitano della galea corsara catturata, che da questo momento prenderà il nome di Santa Cattarina

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l'amore e l'ammirazione dei suoi genitori. E non solo per la bellezza che ornava la sua personcina, ma, soprattutto per la grande bontà del suo cuore. Il

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vita di qualche suo figlio; ma l'Europa era stata salvata dalla barbarie maomettana.

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sorriso di soddisfazione. Lo zio gli aveva detto che in premio del suo valore lo avrebbe nominato capitano della galea sottile Intrepida. Anche Alvise

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, un delizioso quadretto da lei dipinto in quei giorni. L'inverno, con i suoi geli e il suo squallore, stava per giungere. Tutto intorno, dal cielo

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insieme con la Santa Cattarina, riapparvero nel suo racconto. La nobile fanciulla l'ascoltava, assorta. Teodora Pisani Moretta aveva l'animo gentile e

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i suoi occhi stupendi erano fissi in un punto lontano come se inseguissero un suo sogno fuggente. Loredana, tutta vibrante di estro creativo, studiava

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scendevano i grappoli azzurri del glicine. Loredana beveva a grandi sorsi l'aria mattutina, così leggera e pura, e il suo spirito pareva sollevarsi

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nonna sul rustico sedile di pietra, come soleva fare un tempo con il suo caro babbo. Il silenzio meridiano era soavissimo intorno a loro. A Loredana

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, - disse Alvise, al quale le tavole del ponte scottavano sotto i piedi - affido a voi la galea. - Vai pure, Alvise, - gli rispose il suo fido compagno

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porta dell'arsenale fiancheggiata dai marmorei leoni di Atene che le mettevano addosso un brivido molesto. Poi lo zio l'accoglieva nel suo orticello

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felice doveva essere venduto, seguendo la sorte di molti altri quadri che Lorenzo Sagredo aveva lasciati nel suo studio. Da oltre due mesi la mamma giaceva

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rondini dovevano essere ritornate sotto la grondaia del tetto, perchè le sentiva volare nell'azzurra immensità del cielo. E come pigolava sul suo

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magistrato della Repubblica di San Marco, sonava con tocco lieve e con grande perizia. La bionda Loredana vedeva dal suo abbaino il profilo austero

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accanto al suo giungeva il respiro regolare della mamma dolcemente addormentata. Loredana s'incantò a guardarla. Com'era bella!... In quella penombra di

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, attirando sul suo cuore la giovinetta e invitando in pari tempo la madre a sedersi sopra uno sgabello. - Ieri sera Alvise non venne a trovarci, - disse

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tempo di preparare la colazione. - Mentre si alzava dal muricciolo Si ricordò del suo acquarello e disse ad Alvise: - Passiamo prima da messer Antonio

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remoto della stiva, dalla quale era uscito dopo parecchie ore di navigazione per presentarsi a suo padre. Questi, vedendolo, ebbe un moto di sorpresa; poi

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suo forte braccio le spalle del figlio e lo tenne stretto a sè. La bufera ebbe un attimo di sosta, quasi volesse raccogliere tutte le sue forze prima

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premeva i fianchi in modo molesto. Volle scansarlo, ma qualche cosa che glielo teneva aderente rese vano il suo gesto. Si curvò, cercò, e riconobbe

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placidità dell'orizzonte; ma Alvise e il suo compagno non avevano disperato. Essi avevano affidato a Dio, che nutre gli uccelli dell'aria e riveste i fiori

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«Topolino» 10, Vol. II (1 Gennaio 1950)

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AA. VV. 8 occorrenze

GIÀ! CREDETE CHE IL SUO VECCHIO SCRIVA: “MESTIERE: RUBAGALLINE”?!

INTANTO L’UOMO MASCHERATO TORNA AL SUO COVO E TROVA LA SENTINELLA SVENTURATA...

L’ESTIMAZIONE E L’AMMIRAZIONE PER FRATEL CONIGLIETTO CRESCONO RAPIDAMENTE, MA IL SUO ROTOLO DI BANCONOTE DIMINUISCE VERTIGINOSAMENTE!

SFIORANDO LE ROTAIE A SUO TALENTO, IN CORSA FOLLE ANDAVA IL DIRETTISSIMO SÌ COME NAVE SPINTA DA BUON VENTO.

PARENTI! VOGLIO PRESENTARVI IL VOSTRO FAMOSO CUGINO DELLA FORESTA! L’UOMO PIÙ RICCO DEL SUO PAESE, IL RE DEI CONIGLI!

POI TOSTO IL CORPO SUO DIVENNE TRINO, E SOVRA OGNUN CAMBIAVA IL BECCO E IL MUSO COSÌ CHE TRAMUTOSSI IN PAPERINO!

È LA CASA DI MARIA, LA VECCHIA APE! IL SUO MIELE È FAMOSO IN TUTTA LA REGIONE! CI FERMEREMO PER CHIEDERLE DOVE SI TROVAN LE NOCCIOLE.

COM’EBBE POSTO FINE AL SUO SERMONE IN MEZZO A QUELLA SCHIERA ASPRA E RUBELLA APPARVE UNA MIRABILE VISIONE. IO DICO CHE DAL CIEL SCESE UNA STELLA, E

Il prigioniero

386291
Dallapiccola, Luigi 1 occorrenze
  • 1950
  • Suvini Zerboni
  • Milano
  • melodramma
  • UNIMI
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Si alza subito la tela, dietro cui appare un velario nero. Davanti al velario appare la Madre vestita di nero. Soltanto il suo volto bianchissimo

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