Lorenzo, nipote di Sebastiano Veniero, e anch'io sono imbarcato sulla capitana. - Gli sedette accanto e gli cinse con un braccio le spalle, fraternamente
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nelle file degli archibugieri sardi e in quelle dei fanti turchi. La vittoria era incerta, allorchè Sebastiano Veniero, non ancora assalito dai nemici
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pietosa opera di soccorso ai feriti. Sul ponte della capitana veneta Sebastiano Veniero, incurante della propria ferita al piede, sosteneva il nipote
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Sagredo. La cieca soleva dire sovente: - Sebastiano Veniero ha liberato diecimila prigionieri delle galee turche; Alvise libererà il mio povero
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l'atto di ritirarsi; ma Marietta l'aveva scorta e già le correva incontro esclamando: - Vieni a vedere il vincitore di Lepanto. - Sebastiano Veniero volse
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ancora i suoi abitanti. Sebastiano Veniero si era interessato di Lucrezia Sagredo e l'aveva fatta condurre presso un grande dottore dell'Università
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mantenuto la tua. Un brillante avvenire ti attende, ora, Alvise. - Tutta bontà di Sebastiano Veniero che mi ha compensato più del mio merito. - Ma anch'io
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dalla riva degli Schiavoni domattina. Essa farà parte della grossa squadra veneziana comandata da Sebastiano Veniero e diretta verso i mari di Levante
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Già da una ventina di giorni la flotta veneta, guidata da Sebastiano Veniero, solcava le onde infide dell'Adriatico. Era composta di quarantotto
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