s'addormentavano a pancia all'aria, sotto un nugolo di mosche, mentre il sambuco sopiva in un odor vizzo, sor- montato dalla sua tromba immobile di
esasperante, e formulò in risposta un sor- riso inespressivo. Passato il braccio dietro la schiena del ra- gazzo, Concina si curvava sempre più
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