d'Assisi, il quale viveva in mezzo agli animali, ne comprendeva il linguaggio e fu il loro piú fervente amico e protettore. Quanto allo studio e al
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osservava, li studiava, ne imparava il linguaggio, le superstizioni, le maledizioni e le preghiere: e dal suo posto di osservazione vedeva anche il
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del popolo riapparirà in Cenere, Cap. III. Le osservazioni fatte sul linguaggio e le superstizioni di cui piú avanti, a pag. 123, la D. raccolse in un
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