, don Ignazio tabaccone e trasandato; poi viene quella di zia Paolina, vedova benestante con i figli pastori e agricoltori; poi anche quella di zia
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perfettamente intesi nella lingua di Cicerone. Al contrario dell'altro prete di famiglia, don Ignazio, fratello del signor Antonio, egli amava la povertà, era
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era calmato, e una cima rocciosa era emersa fra le nuvole sopra l'isola. Lo zio di Cosima, il tabaccoso prete Ignazio, che aveva una parrucca rossa
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