ammettersi che c'è un bel progresso; anche se la spinta, in questo caso, pervenne dalla vecchia Europa, con quelle famose trenta pagine di D. H. Lawrence sul
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Stati Uniti. Facciamo la campana tutta d'un pezzo, trattenendoci sulle settecento pagine di cotesto volume, che in vari modi si ricollega all'altro, e
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segni e postille in margine alle pagine lette. Di riflessi del Browne, dei De Quincey e del Carlyle fu parlato sempre. E tuttavia un'osservazione del
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