A grandi distanze ho quasi sempre usato come rivelatore il mio ricevitore magneticoV. «Roy.Soc.Proc.», London, 1902, vol. 70, pag. 341.. A piccole
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assistevano, sono qui espostiV. «Journal of the Electrical Engineers», London, 1899, vol. XXVIII, pag. 278.
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. Slaby, The New Telegraphy, «The Century Magazine», aprile 1898, vol. 55, pag. 867., dopo aver assistito alle mie esperienze in Inghilterra nel 1897.
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actuel et progrès de la télégraphie sans fil, letto al Congrès International d'Electricité, Paris, 1900 e anche «Journal of the Society of Art», 1901, vol
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quelli del trasmettitoreV. Brevetto inglese n. 7,777 del 26 aprile 1900, e anche «Journal of the Society of Art», vol. XIX, 17 maggio 1901, pag. 510
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conferisce molto interesse al problema teoretico»V. «Proceedings of the Royal Society», vol. 72, 28 maggio 1903..
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, fra Punta S. Caterina nell'Isola di Wight e il Lizard in CornovagliaV. «Journal of the Society of Arts», London, vol. XLIX, pag. 512, 1901.. (Fig
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Note on the effects of Daylight upon the propagation of Electromagnetic Impulses. «Proceedings of the Royal Society», vol. 70, 12 giugno 1902..
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Magazine», agosto 1902, serie 6a, vol. 4, pag. 253..
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. , «Proceedings of the Royal Society», A, vol. 77, 1906. io dimostrai come fosse possibile, per mezzo di aerei orizzontali, di concentrare le radiazioni
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. 25)G. MARCONI, Note on a magnetic Detector of electric Waves, «Proceedings of the Royal Society», vol. XX, 1902, pag. 341..
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ecc., «Proc.Roy.Soc.», A, vol. 1, XXVII, pag. 413., non solo rende possibile l'irraggiamento e la ricezione di onde di ogni lunghezza desiderata, ma
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«Philosophical Magazine», ser. 6a, vol. IV, pag. 253., quest'aria illuminata o ionizzata assorbirà una parte dell'energia delle onde elettriche.
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curvatura della terra di quanto non ci si sarebbe aspettato» e disse inoltre che da ciò derivava un grande interesse pel problema teorico «Proc.RoySoc.», vol
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e BirminghamC. S. FRANKLIN, Short-Ware Directional Wireless Telegraphy, «Journal Ist. Elec. E.», vol. 60 (1922), pag. 930..
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, «Journal Roy. Soc. Arts», vol. 72 (1924), pag. 607 e Radiocomunicazioni, ibid., vol. 73, pag. 121. e anche all'articolo di Franklin già citato.
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variazione nelle condizioni che permettevano alle onde stesse di raggiungere le massime distanze «Proceedings of The Royal Society», vol. 70, pag. 344
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della luce, all'attività elettrica e magnetica del Sole e forse ad altre cause ancora sconosciuteG. MARCONI, «Atti della R. Accademia dei Lincei», vol. 3
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il cui uso pratico potei dimostrare e proporre fin dal 1922 «Proceedings of the Institute of Radio Engineers», New-York, vol. X, n. 4, agosto 1922
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state studiate dall'EckersleyT. L. ECKERSLEY, «Proceedings of the Institute of Radio Engineers», vol. 18, n. 1, January 1930., dal Van der Pol e da
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riflesse dall'orbita della luna «Proceedings of the Royal Society of Edimburgh», vol. L., Part. II, n. 15, 1930..
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altresì discusso nella stampa tecnica V. «The Electrician», vol. XLIII, pag. 48, e anchevol. XLIV, pag. 555-556.
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micro-ondeComunicazione all'American Institute of Electrical Engineers, il 20 giugno 1922, «Proc. Institute of Radio Engineers», vol. X, n. 4, New York
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ultracorte e delle micro-ondeG. PESSION, Estratto da «Alta Frequenza». vol. I, n. 4, dicembre 1933-X..
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. (Vedi: The alternate current Transformer di J. A. Fleming , vol. 2°, pag. 187-188).
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Il trasmettitore di Poldhu era simile in principio a quello da me usato nelle precedenti esperienzeV. «Journal of the Society of Arts», vol. 20, pag
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ELSTER e GEITEL in «Wiedemann's Annales», pag. 38-40 e anche pag. 497; v. anche prof. Righi in «Comptes Rendus», vol. 107, pag. 559. e poichè ogni
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effetti del suo radiatore elettrico a una distanza di tre quarti di miglio attorno a CambridgeV. «Phil.Trans.», A, vol. 189 (1897), pag. 1-24..
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resoconto di tutte le onoranze che l'Associazione Elettrotecnica e il Comitato Speciale tributarono a MARCONI, si trova nel citato vol. VII degli « Atti
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Atti dell'A. E. I. Vol. VII (1903) pag. 258-283; e nel presente volume è riprodotta a pag. 101.
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Accademia della crusca
