dell'uomo è quello di adorare e di servire Iddio: poi non solo di amare la Patria, ma di non vivere che per essa, di darle fino all'ultima goccia il
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piccoli dadi, i capperi intieri, i cetriolini affettati. Spruzzate il composto di qualche goccia d’olio e limone, conditelo se necessario di sale e
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finemente tritato, un poco d’olio versato goccia a goccia e condirete di sale, pepe e un buon pizzico di prezzemolo e origano finemente tritati. Riempite
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bianca, si metterà sulla macchia qualche goccia di acido di soluzione: si lascia qualche tempo e si risciacqua. Se la stoffa è invece colorata, bisogna
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È quella più comunemente usata: si frullano a lungo due tuorli di uovo e si amalgamano con una tazza d’olio d’oliva versato goccia a goccia
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col mestolo di legno coll’olio versato goccia a goccia, la senape, la gelatina e infine col succo di limone. Si ri leva il sapore con un buon pizzico
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Si diluisce prima di tutto la senape con l’aceto e l’olio versati goccia a goccia quasi si trattasse di una maionnese e senza mai cessare dal
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goccia a goccia tutto l’olio. Completare la salsa con l’aglio tritato in maniera da renderlo quasi impalpabile, con un buon pizzico di pepe e l’aceto.
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con una salsa preparata nella maniera seguente: mettete la senape in una tazza e fatele assorbire l’olio versato goccia a goccia, lavorando
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del fuoco il succo di mezzo limone e, se occorre, qualche goccia d’acqua.
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completamente freddi aggiungete una tazzina d’olio d’oliva sbattuto con qualche goccia di limone, guarnite con rotelle di limone e con capperi tritati e
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qualche goccia d’olio e servitelo caldo dopo averlo ricoperto con la salsa olandese di cui al N. 158.
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Togliete la pelle alle sogliole, conditele con qualche goccia d’olio e di succo di limone, appoggiatele l’una sull’altra e lasciate riposare
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col mestolo lasciando cadere goccia a goccia (come se faceste una maionnese) un bicchier d’olio. Se il piatto vi riesce, lo stoccafisso avrà alla fine l
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spruzzata di qualche goccia di limone. Preparate una balsamella piuttosto liquida col burro, il latte, la farina, un pizzico di prezzemolo, il succo
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Nettate le rane, lavatele, asciugatele, passatele nell’uovo sbattuto insieme a qualche goccia d’olio poi nel pangrattato fine e friggetele nello
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, qualche goccia d’olio, sale e pepe, fate rosolare in padella con altro olio e terminate di cuocere lentamente bagnando di tanto in tanto con un poco di
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una sull’altra nella padella stessa condendole ogni due con un pizzico di sale e pepe, qualche goccia d’olio e di limone. Sull’ultima fetta l’olio
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composto, arrotolate, legate o fissate con uno stuzzicadenti e fate rosolare gli involtini con olio e burro, bagnandoli con qualche goccia di brodo e
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goccia d’olio e limone battuti insieme, mettete altra carne poi altre uova fino a esaurimento degli ingredienti. Lasciate in fresco un paio d’ore poi
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qualche goccia di marsala. Preparate una pastella piuttosto liquida sbattendo un uovo con un cucchiaio d’olio, uno di farina e mezzo bicchiere di latte
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fegato, al cuore, al ventriglio del pollo stesso e a due acciughe ben nettate; passate tutto al setaccio, allungate con qualche goccia d’olio, un
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questi nella pancetta, legateli, fateli rosolare col resto del burro bagnandoli a metà cottura con qualche goccia di marsala.
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avrete frullate con sale, pepe e qualche goccia di latte: mettete fra due fuochi e servite quando le uova sono rassodate.
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spezzettati, cospargete questi di sale, pepe, qual che goccia d’olio, aglio e prezzemolo tritato e ricominciate col pane fino ad esaurimento degli
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aggiungendo per ogni 500 gr. di questa 300 gr. di zucchero. Fate bollire piano e scoperto fino a giusta consistenza (una goccia di marmellata messa su un
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di polvere di carbone e cobalto, ed un terzo, il «Coesore della Marina Italiana» una goccia di mercurio tra due elettrodi. Debbo gran parte dei buoni
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