cadere in una concezione troppo semplicista della costituzione degli organismi e della eredità, simile a quella della teoria delle gemmule del Darwin
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L’esempio più celebre, che già aveva interessato il Darwin, e che fu studiato e spiegato da Bateson e Punnett, si riferisce alla struttura della
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LE ORIGINI DELLA GENETICA. LE TEORIE DI Darwin, NÄGELI E WEISMANN
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§ 1. Le origini della genetica. — § 2. Le teorie di Darwin e Nägeli. L’idioplasma. — § 3. La teoria di A. Weismann: la continuità del plasma
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Questo problema, com’è noto, fu affrontato dal Darwin, che gli dedicò un’opera particolare, e che dall’origine delle razze per effetto della
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§ 2. - Le teorie di Darwin e di Nägeli. L’idioplasma.
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grande autorità di G. Cuvier, che si dichiarò nettamente antievoluzionista. Fu soltanto cinquant’anni dopo (1859) che il Darwin pubblicò la sua
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Il Darwin cercò d’interpretare in base a tale teoria anche molti altri fatti, come la riproduzione agamica, la rigenerazione, la produzione di mostri
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. De Vries (1889) che soppresse la seconda affermazione della teoria del Darwin, la circolazione intercellulare
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Il Darwin, più d’ogni altro, si rese conto della necessità di spiegare il meccanismo della trasmissione dei caratteri ereditarî e propose (1868) una
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rappresentative delle varie cellule (Darwin) o dei caratteri elementari degli organismi (Naegeli), di idioplasma, o plasma specifico latore dei caratteri
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affermati. È noto che il Darwin propose la teoria della «selezione sessuale» per spiegare come caratteri apparentemente poco utili alla vita (come le
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Darwin applicò maggiore attenzione, senza tuttavia riuscire a chiarirlo.
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mondo organico, sulla base dei dati frammentari della paleontologia. Ma il titolo dell’opera di Darwin, l’origine della specie, manteneva il problema
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individuali, come ritenevano i darwinisti, bensì quelle che già il Darwin aveva intravviste e che il De Vries riconobbe e denominò mutazioni. La genetica, dopo
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Come fattori esterni di evoluzione rimangono le varie forme di selezione, che sono state studiate dal Darwin e dai suoi successori e specialmente la
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fosse vera l’ipotesi della eredità intermedia nel senso in cui era generalmente ammessa ai tempi di Darwin, se cioè ad ogni generazione si avesse la
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Il principale fattore di evoluzione della teoria di Darwin, la selezione naturale, conseguente alla lotta per la vita, conserva ancora nelle
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Darwin, C. - Pangenesis. Nature, Londra, III, 1871.
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De Quatrefages, A. – Darwin et ses précurseurs français. Parigi, 1892.
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Perrier, E. - La philosophie zoologique avant Darwin. Parigi, 1886.
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Osborn, E. F. - Dai Greci a Darwin. Torino, Bocca, 1901.
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Cap. II - Le origini della genetica. Le teorie di Darwin, Naegeli,,Weismann.
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ricerche quantitative di questo tipo furono specialmente coltivate in Inghilterra, dove, per opera soprattutto di un cugino del Darwin, Francis Galton, e
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Darwin, C. Biografia e bibliografia completa in: Vie et correspondence de Ch. Darwin, trad, di de Varigny, Parigi, 1883.
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Romanes - Darwin and after Darwin, Londra, 1892-97.
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Nilsson, H. - The problem of the origin of species since Darwin. H., XX., 1935.
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Darwin, L. - The need for eugenic reform. Londra, J. Murray, 1926.
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Darwin, L., 428.
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Darwin, C., 25, 26, 44, 62. 103, 106, 249, 318, 364, 367, 368, 374, 400, 426.
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Il Darwin e i suoi seguaci, come tutti sanno, ammettevano come principio e fattore fondamentale dell’evoluzione la selezione naturale. L’ambiente
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cap. II. — Le origini della Genetica. Le teorie di Darwin, Nageli,
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§ 2. - Le teorie di Darwin e di Nageli. L’idioplasma 25
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Contrariamente a quanto è affermato in varî testi, già il Darwin s’era accorto che non tutte le variazioni sono ereditarie, e ne aveva distinte
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quanto è affermato in varî testi, già il Darwin s’era accorto che non tutte le variazioni sono ereditarie, e ne aveva distinte alcune (sports o single
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Dopo la pubblicazione dell’Origine delle specie di Darwin (1859), la quale segna l’avvento della teoria dell’evoluzione nella scienza, e che iniziò
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come il più importante contributo alle scienze biologiche del sec. XIX, dopo il libro di Darwin. In quella pubblicazione il Mendel esponeva i risultati
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