, una a pannocchia corta e tozza, l’altra a pannocchia lunga. Si vede la variabilità delle razze parenti, quella della F 1 e quella della F 2 e l’effetto
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. Reincrocio degli ibridi con le specie parenti.
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dal fatto che i due genomi eterogenei, i due assetti cromosomici delle specie parenti, sono spesso caratterizzati da numero e qualità diversa dei
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Si deve intendere che gli ibridi interspecifici sono da considerarsi come poliibridi, cioè ibridi che provengono da parenti che differiscono per
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non si vedono né nell’una né nell’altra delle due specie parenti. Uno dei casi più notevoli è quello descritto da Harrison (1916). Lycia hirtaria e
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, alcune basate esclusivamente sulla diversa velocità di sviluppo delle due specie parenti,
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§ 8. - Reincrocio degli ibridi con le specie parenti.
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§ 8. - Reincrocio degli ibridi con le specie parenti 235
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P indica i genitori (parenti) e F 1, F 2 , ... Fn le successive generazioni filiali.
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