Il Morgan, giustamente, considera le leggi di Mendel come due sole: 1) la purezza dei gameti; 2) l’indipendenza.
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legge di Mendel Il Morgan, giustamente, considera le leggi di Mendel come due sole: 1) la purezza dei gameti; 2) l’indipendenza. , e, di conseguenza
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Questo concetto, com’è a tutti noto, fu poi chiaramente espresso da Linneo, e d’allora in poi si considera la specie come l’entità elementare e
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paragonabili a quelle riconosciute, per esempio nella classe degli Anfibî, o in quella dei pesci. Quelle che un sistematico considera come varietà, o
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Quanto poi al numero delle mutazioni trovate in Drosofila, davvero enorme in confronto con quelli di altri animali o piante, se si considera che nel
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ha quattro grossi cromosomi, allo stato diploide, mentre l’A. M. univalens ne ha solo due. Si considera la prima originata dalla seconda per
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che verremo esponendo, si considera l’eguaglianza come il caso ideale.
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La scuola del Morgan, pertanto, anziché di «valenza» dei geni, preferisce parlare di «bilancio» (balance) o di «equilibrio» dei geni e considera il
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Questo ramo della genetica considera quindi tutta quella complessa e meravigliosa sequenza di avvenimenti che si compiono da quando l’uovo è
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specie è ciò che un sistematico competente considera come una specie».
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Una definizione dinamica, in termini evoluzionistici, è quella proposta dal Dobzhansky (1935) che considera la specie come quello «stadio del
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numerosi fattori. Se poi si considera che i requisiti di cui l’allevatore desidera provvista una razza sono spesso molteplici e talvolta contrastanti, si
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