mostrò inadeguata all'interpretazione dei fatti sperimentali.
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risultano molto grandi e sono insufficienti a spiegare i risultati sperimentali. Perciò il RUTHERFORD emise l'ipotesi (oggi universalmente accettata) che
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Esaminiamo ora il significato che deve attribuirsi alla teoria ondulatoria della luce, ed i suoi rapporti coi fatti sperimentali. E noto che tutte le
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adeguarlo ai fatti sperimentali. Si noti che non è teoricamente impossibile localizzare un fotone, in un dato istante, con precisione tanto grande quanto
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numero di funzioni col quale si può costruire una meccanica ondulatoria adeguata ai fatti sperimentali e soddisfacente al principio di relatività è N = 4
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onde (come avviene in ottica nei mezzi dispersivi). Per far questo dobbiamo ancora tener conto di due elementi sperimentali e cioè :
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entrambe le teorie, ma il livello più basso, che nella teoria di Bohr e Sommerfeld è 0, è qui . Numerosi dati sperimentali (p. es., gli spettri di
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farlo funzionare in modo da render conto dei risultati sperimentali. Queste leggi furono proposte per la prima volta da BOHR, nel 1913, ed enunciate
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Broglie, la quale, anche per i raggi catodici più lenti, è sempre brevissima. Tuttavia, come si vedrà nei prossimi §§, vi sono dei fatti sperimentali che
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che dà per il coefficiente di trasmissione , e quindi per il numero di elettroni emessi, proprio l'espressione suggerita dai dati sperimentali.
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applicabili all'atomo, una contraddizione non meno grave veniva rilevata da EINSTEIN tra certi fatti sperimentali e la teoria ondulatoria della luce.
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Si trovano cosi i livelli energetici, in accordo, come si vedrà, generalmente buono e talvolta ottimo, con quelli sperimentali.
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Se ne deduce che, fissato k, cos può assumere solo la serie di valori discreti : tuttavia, per essere d'accordo coi fatti sperimentali si deve
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Come si dirà più avanti, l'ipotesi dei quanti di luce è stata in seguito confermata da altri fatti sperimentali, e nella teoria attuale il concetto
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d'accordo coi risultati sperimentali come si è accennato al § 32.
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cosicchè la (8) coincide esattamente con la (4), che descrive, come si è detto, tutti i risultati sperimentali.
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θ', e si trova che soddisfano la (9), entro i limiti (che sono piuttosto ampi) degli errori sperimentali.
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traiettorie come se si trattasse di corpuscoli materiali, si è rivelata assolutamente inconciliabile coi fatti sperimentali, così come, d'altra parte, la
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diagonali , sebbene non interpretabili in modo semplice, sono tuttavia legati in modo essenziale alla statistica dei risultati sperimentali: difatti
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La semplicità della formula, il numero notevole di righe che essa rappresenta e l'estrema precisione con cui essa si adatta ai risultati sperimentali
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. Mag. 26 (1913), p. 1. , un' interpretazione che, confermata poi da altri fatti sperimentali, si è mostrata sempre più feconda e costituisce tuttora il
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Queste previsioni teoriche si accordano bene con numerosi risultati sperimentali, dovuti principalmente a I. CURIE ed F. JOLIOT, CHADWICK, BLACKETT e
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loro valori numerici tratti da altri fenomeni fisici, il coefficiente della (20) diviene numericamente uguale (entro i limiti degli errori sperimentali
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si fa oggi con criteri diversi da quello di Bohr. Ma noi rimandiamo a più oltre queste considerazioni per accennare ora agli altri fatti sperimentali
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§ seguente, i risultati sperimentali sullo spettro dell'elio e analoghi contraddicono questa ipotesi, confermando invece pienamente il principio di
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Questi risultati sperimentali sono in eccellente accordo con la teoria esposta nei §§ precedenti: gli atomi del parelio sono quelli a spin
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influenza considerevole sulla distribuzione angolare degli elettroni dopo l'urto, influenza che si rivela nelle curve sperimentali. Un'altra applicazione
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all'interpretazione dei fatti sperimentali soltanto quando furono scoperte le leggi fondamentali della chimica, cioè quella delle proporzioni fisse e quella delle
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placca. . Similmente si comprende che vi sarà una nuova diminuzione di corrente per e così via. Difatti le curve sperimentali presentano l'andamento
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entro i limiti degli errori sperimentali è la prova migliore della realtà dell'ipotesi atomica Il valore più attendibile (al dicembre 1932) del numero di
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Tali considerazioni sono servite di base ad un enorme lavoro di interpretazione ed organizzazione di risultati sperimentali nel campo della
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La teoria di Bohr e Sommerfeld, sebbene sia servita di guida ai lavori teorici e sperimentali a cui abbiamo accennato nei §§ precedenti, ed a
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un fascio luminoso. Ma poichè è praticamente impossibile, per ragioni sperimentali, ottenere un fascio ben definito di elettroni molto lenti, la
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corrispondenza dei valori di come ascisse: è disegnata la retta di equazione (36), e si vede che i punti sperimentali sono assai prossimi ad essa (entro
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) diviene la già citata relazione (26) tra λe v, che possiamo quindi ritenere fondata su solide basi sperimentali (1) Indipendentemente da queste, De
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Questo risultato, come anche del resto tutte le altre conseguenze del principio dell'equipartizione, si mostra in accordo con i fatti sperimentali
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