dell'ospitalità. Petronilla, la nota dispensante di formule cucinarie, avrà poi un suo banco.
Illustreremo le cose dette sulla seguente equazione (ben nota in meccanica, e detta «equazione dei moti armonici») di cui dovremmo occuparci nel
Pagina 102
del campo elettrico o magnetico è espressa, in funzione del tempo t e della x, dalla nota equazione del raggio
Pagina 114
monocromatiche: prenderemo il «numero d'onde» k, e supporremo nota la funzione V(k) che caratterizza la dispersione del mezzo: la frequenza risulterà data da
Pagina 115
che è la nota curva gaussiana degli errori col centro in .
Pagina 122
un errore di cui è nota la legge probabilistica) gli elementi del loro movimento (che in realtà sono, almeno in parte, fisicamente indeterminati, ossia
Pagina 138
considerato, il passaggio di onde piane monocromatiche aventi un certo vettore di propagazione k, ciò significa (v. nota a pag. 125) che tutti i fotoni
Pagina 141
Si manda nella direzione dell'asse x della luce di frequenza nota v: si raccoglie poi in uno spettroscopio la radiazione diffusa dalla particella nel
Pagina 154
. Si può tuttavia considerare la (133') come la forma più generale della se si intende l'integrale definito al modo di STIELTJES (v. nota al § 10).
Pagina 169
Supponiamo perciò (come nella nota al § 25) che vi sia non uno ma un gran numero N di sistemi nelle stesse condizioni (e non agenti tra loro): la
Pagina 171
(v. nota a pag. 155), applicando le ordinarie leggi dell'elettromagnetismo e prendendo come densità elettrica e come densità di corrente i valori
Pagina 172
ed allora la (152) si identifica con la formula già nota , mentre la (151) assume la forma seguente:
Pagina 179
Le funzioni , per i primi 5 valori di n, sono rappresentate nella fig. 28, prescindendo dal fattore (la prima di esse () non è altro che la nota
Pagina 196
Questa equazione ben nota si può integrare col metodo della separazione delle variabili, cioè ponendo
Pagina 211
Derivando questa relazione ancora K + 1 volte (per il che giova osservare che la nota formula di Leibniz per la derivata n-esima di un prodotto, nel
Pagina 231
nota nella teoria delle equazioni differenziali,
Pagina 240
Il momento coniugato alla coordinata è quindi (v. nota al § 52)
Pagina 252
longitudine: la forza viva ha l'espressione nota
Pagina 255
acquista lo stesso significato che ha nello spazio ordinario la nota relazione
Pagina 296
solo in media, nel senso spiegato nella nota a pag. 105.
Pagina 296
assolutamente, ma solo in media, nel senso spiegato nella nota a pag. 105. assegnando i coefficienti del suo sviluppo in serie di autofunzioni : ciò significa che
Pagina 296
La formula (28) equivale, come si vede facilmente, alla seguente regola: «il prodotto di due matrici si effettua con la nota regola del prodotto di
Pagina 307
spiegato nella nota al § 25 p. II. e la meccanica quantistica ha appunto per oggetto di determinare questi possibili risultati e le rispettive
Pagina 329
(2) Il concetto di probabilità si deve intendere qui precisato nel modo spiegato nella nota al § 25 p. II.
Pagina 330
Ricordando (v. nota al § 52, P. II) che l'espressione dell'energia in funzione delle q e delle p si è indicata genericamente con (q, p) e si è
Pagina 338
È evidente che le N funzioni Pk restano determinate quando sia nota la P, ma in generale la P non è determinata dalla conoscenza delle Pk. Ciò si
Pagina 340
reciproco per avere v˜, mentre le v si debbono ricavare da esse con la formula v=c/λ: ora, essendo c nota con precisione di poco superiore ad 1 : 1000
Pagina 38
da esse con la formula v=c/λ: ora, essendo c nota con precisione di poco superiore ad 1 : 1000, le v risultano note con assai minor precisione delle v
Pagina 38
Supponiamo che per t = 0 lo stato del sistema sia rappresentato da una certa da considerarsi nota, che, sviluppata in serie mediante le , sia
Pagina 406
Il potenziale vettore, da cui deriva il campo magnetico, si ottiene dalla densità di corrente j con la nota formula dell'elettromagnetismo
Pagina 434
Se si trascura il termine in si ritrova la ben nota espressione dei termini balmeriani, data dalla teoria di Schrödinger (v. § 48, p. II): si
Pagina 457
equivalgono (supponendo, come faremo (1) Il caso corrisponde al caso in cui l'integrale di scambio è nullo; v. nota al paragrafo precedente
Pagina 488
(1) Il caso corrisponde al caso in cui l'integrale di scambio è nullo; v. nota al paragrafo precedente.
Pagina 489
essere sostituiti da una carica spaziale statica: v. nota a pag. 267). Il problema differisce così da quello dell'elio perchè il campo in cui si muovono
Pagina 496
Il nuovo indirizzo, cui si è accennato alla fine del cap. precedente, fu inaugurato da HEISENBERG con una nota ZS. f. Phys., 33, 879 (1925
Pagina 69
l'esperienza della diffrazione degli elettroni da parte di un cristallo fu eseguita per la prima volta da DAVISSON e GERMER che la resero nota nel 1927
Pagina 74
Ora si osservi che, chiamando D la distanza tra le intersezioni dei due piani reticolari con la superficie ss (che è una costante del cristallo, nota
Pagina 77