'). Queste varie componenti, come si è detto, si sovrappongono sempre senza alterarsi reciprocamente, e quindi la al tempo generico t sarà data da
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Un operatore generico viene indicato con una lettera: noi useremo di regola per questo scopo le lettere gotiche. Per esempio scriveremo F = per
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e calcoliamo mediante la (23) l'elemento generico della matrice prodotto :
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§ 6, troviamo, per il suo elemento generico di indici m,
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(1) La dimostrazione di questo si fa per un o. l. generico (purchè hermitiano) come fu fatta al § 5 p. II per l'o. l. (47). Se e appartengono a due
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) La dimostrazione di questo si fa per un o. l. generico (purchè hermitiano) come fu fatta al § 5 p. II per l'o. l. (47). Se e appartengono a due
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L'elemento generico della matrice sarà, conformemente alla (23),
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ossia, uguagliando l'elemento generico (m, k) nei due membri,
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Un operatore hermitiano è rappresentato, rispetto agli assi individuati dalle autofunzioni appunto da una matrice siffatta, il cui elemento generico
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probabilità). Se l'operatore ha invece uno spettro continuo di autovalori, indicheremo uno generico degli autovalori continui con G', anzichè con Gr, e
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Difatti la (96) si scrive allora, chiamando un autovalore generico,
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Perciò l'equazione delle autofunzioni diviene, detto un autovalore generico
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valori delle «coordinate» del sistema), mentre nel metodo delle matrici lo si riferisce ad un sistema generico di assi, per lo più discreti.
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l'elemento generico è dunque
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come un elettrone a carica positiva, o positrone, nello stato n'. Più generalmente un positrone in uno stato generico sarà rappresentato sottratendo
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Consideriamo ora uno stato generico, anche non stazionario, rappresentato da una certa . Se si ammette (come nel caso di due particelle) che
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