equivalenti delle altre Forze armate dello Stato in servizio effettivo, è ridotta alla metà di quella ordinaria.
Le forze italiane in Europa intatte
Ammassamenti di forze al confine manciù-mongolo
politiche e operative che le rimangono abbondanti nel giuoco delle forze europee e mondiali».
integrale realtà nel 1935. Quanto al pericolo di un indebolimento delle forze italiane in Europa, il giornale osserva che invece la solidità di tali
muoiono». Il conflitto è in atto. È nata un'idea, sono sorte nel mondo giovani forze, che si ribellano alla tirannia plutocratica, all'involuzione
«Ma - conclude il giornale - se veramente, per semplice ipotesi, le forze italiane in Europa risultassero alquanto diminuite, la prima responsabilità
conservano le energie socialmente giovevoli; e sono stretti ad una severa disciplina che polverizza ogni scoria, potenzia tutte le forze all'alta meta
constatò presto che le forze dei tre uomini erano insufficienti a liberare rapidamente l'aeroplano. Allora Lymburner fece ritorno in volo alla base
e lo stesso numero di elettroni planetari, ma differiscono per la massa del nucleo. Poichè il moto degli elettroni è determinato dalle forze
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Applichiamo l'equazione unidimensionale di Schrödinger al caso di una particella non soggetta a forze, e libera di muoversi da a .
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Mostriamo ora un primo esempio di quantizzazione col metodo di Schrödinger, considerando una particella che possa scorrere (senza forze) su un tratto
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normale alla superficie del metallo, il potenziale U delle forze agrenti su un elettrone ha l'andamento della linea AOBC nella fig. 35: è lo scalino OB
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Il primo problema che tratteremo è quello di una particella libera nello spazio e non soggetta a forze: la sua più generale potrà ottenersi (v. § 29
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restare entro una scatola parallelepipeda, di lati a, b, c, a pareti perfettamente elastiche: nell'interno della scatola non agiscono forze. Ricercheremo
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dove C è una costante. La prima di queste non contiene la funzione U(r), e quindi è comune a tutti i problemi di forze centrali: nella (222) dunque
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Applicheremo ora la teoria delle forze centrali al caso dell'atomo di idrogeno e degli altri sistemi detti «idrogenoidi», formati (v. § 14, p. I) da
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dipendente da e da (cioè la funzione sferica ) è già stato discusso al § 46, essendo comune a tutti i problemi di forze centrali, ci resta da esaminare il
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forze conservative. Si esprime l'energia totale (somma della forza viva T e dell'energia potenziale U) in funzione delle q e delle p (la funzione H (q
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, generalmente, dal criterio seguente. Osserviamo che se si perturba, anche lievemente, il sistema (p. es., variando leggermente le forze che su di esso
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Si chiama «rotatore» un sistema costituito da un corpo rigido girevole intorno ad un asse fisso, non soggetto a forze (o soggetto a forze di momento
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: esso è quindi costante, mancando le forze esterne.
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, anche se tra esse non agiscono forze: è questa una considerazione assai importante sulla quale torneremo in seguito.
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coordinate cartesiane: supponiamo che su di esse agiscano delle forze (2) Trascuriamo le azioni magnetiche tra le particelle del sistema le quali sono
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indipendenti, cioè che non esercitano forze tra loro, ma sono soggette solo a forze esterne. In tal caso evidentemente la U si spezza nella somma di N
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(purchè, beninteso, non agiscano forze tra loro): infatti, per la (87"), la è univocamente determinata dai suoi valori per in tutto lo spazio, quindi se
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Quanto all'operatore , esso è quello che si presenta nel moto di una particella di massa M + m non soggetta a forze: la è dunque un'autofunzione del
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particelle, soggette a forze derivanti da un potenziale (nel qual caso la funzione F(q, p) è la hamiltoniana (q, p)) si ritrova il procedimento del § 19 per
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P. es., nel caso di un punto nel piano non soggetto a forze, usando le coordinate polari e i rispettivi momenti l'espressione dell'hamiltoniana
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Si vede poi subito che, se le forze hanno momento nullo rispetto all'asse z, la è (come in meccanica classica) un integrale primo. Difatti in tal
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In tutte le considerazioni fatte fin qui si sono trattate solo particelle soggette a forze derivanti da un potenziale U: il caso, fisicamente assai
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muoverebbe un corpuscolo di carica e, sotto l'azione delle forze derivanti dal potenziale U e del campo magnetico derivante dal potenziale vettore A.
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velocità di tutti i punti di un sistema (soggetti a forze dipendenti in modo noto dalle posizioni e dalle velocità), calcolare il valore di qualunque
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praticamente insolubile se tutte queste forze fossero dello stesso ordine di grandezza: fortunatamente invece l'attrazione del Sole è molto preponderante
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Le forze perturbatrici saranno rappresentate da un termine aggiunto all'hamiltoniana, che diverrà : quindi l'operatore corrispondente diventerà
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in casi più generali, p. es. se si tratta di forze magnetiche, dipenderà anche dalle p oltrechè dalle q, e quindi conterrà anche dei simboli di
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evitare nel caso particolare di un elettrone non soggetto a forze ( V = A = 0), nel qual caso l'equazione diviene
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equivale, quando si assumano per le a le espressioni (267), alle quattro equazioni seguenti (equazioni diDirac per l'elettrone non soggetto a forze):
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Come esempio di soluzione rigorosa delle equazioni di Dirac, studiamo il caso particolare di un elettrone non soggetto a forze, e avente un impulso p
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che non sia possibile portare il sistema in uno stato siffatto, qualunque siano le forze a cui lo si assoggetta (purchè, naturalmente, agenti in modo
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In un sistema costituito di due particelle, ciascuna di queste si può considerare soggetta: a) a forze indipendenti dalla presenza della seconda
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due particelle come appartenenti a un unico sistema (sempre però trascurando le forze reciproche) sappiamo (v. § 20) che a questo spetta l'operatore
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In molti casi, in un sistema con due elettroni le forze dovute agli spin sono trascurabili in prima approssimazione. Formalmente, ciò significa che
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Si osservi ora che, poichè trascuriamo le forze dovute agli spin, gli autovalori risultano indipendenti dai numeri quantici di spin , dipendendo solo
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(2) Se si tien conto delle forze dovute agli spin, questo livello triplo si scinde a sua volta in tre livelli semplici, eccettuato il caso che
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legati tra di loro da forze elastiche; il numero dei gradi è in questo caso 3 N, e quindi la (21) ci dà:
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particolarmente espressiva nel caso che il sistema a cui lo si applica sia soggetto a forze di tipo elastico; è noto infatti che in questo caso i valori medî delle
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Se anche si esclude il caso che tra le molecole del gas si esercitino delle forze considerevoli, e cioè si considera il caso limite di un gas ideale
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nell'equazione di stato di un gas ideale (intendendosi con ciò un gas per il quale siano trascurabili le forze che si esercitano tra le varie molecole
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, è quello in cui si hanno già fortissime deviazioni dalle leggi dei gas perfetti, dovute all'azione delle forze intermolecolari e all'estensione finita
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