nozioni sulle singolarità delle equazioni differenziali lineari (omogenee, del secondo ordine), i cui coefficienti supporremo siano funzioni monodrome
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reciprocamente: ciò che è rispecchiato, nella teoria ondulatoria, dalla linearità delle equazioni differenziali che la governano. Tale additività si
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Questa chiamasi condizione di normalizzazione, ed è già stata esaminata nel cap. I per le autofunzioni delle equazioni differenziali: come si è visto
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nota nella teoria delle equazioni differenziali,
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noti) rappresentano i valori iniziali delle : essi vanno associati alle equazioni differenziali (222) per ottenere le in funzione di t, ossia
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spazio) per determinare la P in tutti gli istanti successivi, e quindi ammettere che le N funzioni soddisfino un sistema di n equazioni differenziali del
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Hanno grande importanza, nella meccanica ondulatoria, le equazioni differenziali (a derivate ordinarie) lineari, omogenee, del secondo ordine, cioè
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