delle formule per la rotazione degli assi coordinati: tali coefficienti sono, come è noto,
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dopo la diffusione (se chiamiamo gli angoli formati con gli assi coordinati dalla direzione nella quale il quanto è stato diffuso) l'impulso del
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infinità (continua) di assi coordinati, corrispondenti ciascuno a un valore di x. Assegnare un vettore f in questo spazio, significa far corrispondere
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che essi definiscono nello spazio hilbertiano un sistema di assi coordinati ortogonali (uno per ogni valore di n), allo stesso modo come una terna di
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più da un solo indice n ma da p indici, cosicchè si dovrà scrivere : resta così definito nello spazio hilbertiano un sistema di assi coordinati
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Assumiamo gli assi principali di (di versori ) come assi coordinati nello spazio hilbertiano, e ricerchiamo la forma che assume la matrice che
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Nei §§ precedenti abbiamo sempre supposto che le autofunzioni che definiscono gli assi coordinati nello spazio hilbertiano formassero una successione
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serie di valori (da 1 ad n), le due formule conducono esattamente agli stessi livelli energetici (sebbene coordinati a numeri quantici diversi) e quindi
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