lasciate colare il liquido per venti o ventiquattro ore in una terrina. Buttate la polpa, pesate il brutto liquido torbido e mettetevi dello zucchero
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tavola alle venti e ci si alzi circa alle vent'una (a Corte è di prammatica che qualunque pasto duri un'ora al massimo), alle ventidue e mezza va servito
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di levare di tasca il portamonete! Chi non può spendere in gite fatte in automobile, vada a piedi; chi non può pagare venti lire per un thè completo
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N. 1: Per acidi concentrati. Contravveleno: magnesia calcinata in acqua (venti per cento) o una soluzione di sapone bianco; vomito meccanico, cioè
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asciutta o piatto equivalente, carne con contorno, frutta o formaggio; 3. Cena delle venti: Minestra in brodo, pesce o carne o salumi o uova, o una
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almeno venti lire al mese dei cosidetti «odori». Esiste una certa qualità di fagiolini, che hanno il baccello lungo 30 o 40 cent., baccello che, fatto
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., è insegnante e ha poco tempo da dedicare alla cucina, ricordi che esiste una certa pentola chiamata «regina» che cuoce gli alimenti in venti minuti e
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esercizi si possono riassumere nei seguenti venti semplici movimenti: 1. Movimento circolare del capo, mantenendo il corpo immobile, con le mani
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Un grande e noto chirurgo che vive a Roma e che lavora molto, cena alle venti, poi studia o cerca uno svago nella musica o a teatro, e prende il suo
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in casa con vera frutta, o quelli di buona marca italiana. Ecco due sicure ricette: Far bollire lentamente, per venti minuti, gr. 250 di tamarindo in
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