filosofi e grammatici cercarono conferma o esemplificazione alle loro speculazioni sull'origine e sulla natura del linguaggio. L'esempio più antico della
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parte superstite del De lingua latina di M. Terenzio Varrone, principale testimonianza degli studî etimologici fioriti a Roma nel secolo diVarrone, cui
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più concreta, quanto più ristretto e noto era il campo storico al quale si applicava, come accadde per le origini dell'italiano o del francese, per le
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forme, tratta da Prisciano, è la principale fonte degli etimologisti medievali, rappresentati particolarmente dalle grandi raccolte del sec. XII e XIII
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La linguistica comparata, svolgendo, attraverso l'ideologia romantica, il concetto di una evoluzione storica del linguaggio, viene a concepire
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qualche ignoto cartografo del secolo scorso tradusse, cioè spiegò e collegò, con Gran Paradiso, è etimologia giusta in quanto oggi in questo nome ciascuno
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parola si deve identificare con un'altra nella pienezza della sua forma e nella concretezza del suo significato. A questa rinunzia non persuadevano
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Le Forschungen del Pott hanno per fine principale di dare l'elenco delle radici indoeuropee, cioè degli elementi significativi originarî sotto cui si
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comprovati da un maggior numero di esempî analoghi. Poco importano gli errori particolari: la giustezza del metodo si intuì subito là dove i ragguagli
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critico-bibliografici e, riguardino una sola lingua come quello del Walde per il latino (1ª ed. Heidelberg 1907, 3ª ed., postuma, 1930 segg.), o del
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speculazione filosofica che intanto era venuta trasformando il problema dell'origine del linguaggio in quello della natura sua. E le osservazioni che
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