(Commercio col nemico)
(Somministrazione al nemico di provvigioni)
(Partecipazione a prestiti a favore del nemico)
(Accettazione di onorificenze o utilità da uno Stato nemico)
La pena è dell'ergastolo se il colpevole ha agito in seguito a intelligenze col nemico.
La reclusione è non inferiore a quindici anni se il colpevole ha agito in seguito a intelligenze col nemico.
, commercia, anche indirettamente, con sudditi dello Stato nemico, ovunque dimoranti, ovvero con altre persone dimoranti nel territorio dello Stato nemico, è
Non è punibile chi, trovandosi, durante le ostilità, nel territorio dello Stato nemico, ha commesso il fatto per esservi stato costretto da un
Chiunque, in tempo di guerra, partecipa a prestiti o a versamenti a favore dello Stato nemico, o agevola le operazioni ad essi relative, è punito con
Chiunque, in tempo di guerra, somministra, anche indirettamente, allo Stato nemico provvigioni, ovvero altre cose, le quali possano essere usate a
spirito pubblico o altrimenti menomare la resistenza della nazione di fronte al nemico, o svolge comunque un'attività tale da recare nocumento agli
Chiunque, in tempo di guerra, tiene intelligenze con lo straniero per favorire le operazioni militari del nemico a danno dello Stato italiano, o per
privati, in modo da esporre a pericolo la resistenza della nazione di fronte al nemico, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni e con la
vittoria, che il vostro valore, la vostra abnegazione, la vostra disciplina sapranno conseguire. Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito
Padre! C'è anzi qualcuno che vive come nemico di Dio, e lo combatte. Disgraziato! Preghiamo il Padre che gli tocchi il cuore e gli usi tutta la sua
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il nemico.
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nemico Porta Tosa. I Milanesi si avanzavano, proteggendosi dalla tempesta di palle e di mitraglia dietro ingegnose barricate mobili. Eran fatte con
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anche da Pastrengo: alla battaglia partecipò personalmente il Re; ed i carabinieri della sua scorta travolsero il nemico con una carica impetuosa. Il
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grido: «A me le Guardie, per l'onore di Casa Savoia!», li trascinò con sè a rompere il nemico. La vittoria era decisa, quando giunse a Carlo Alberto la
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principi d'Italia aveva osato starle a fronte. Forse con suo figlio il nemico si sarebbe mostrato meno implacabile. Carlo Alberto decise di
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domina Roma, Giuseppe Garibaldi disputò con accanimento al nemico le ville sparse lì intorno tra ridenti giardini, che erano state trasformate in
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bersaglieri sorpassarono tutti nell'incalzare con le baionette alle reni il nemico in ritirata.
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nemico alla testa di un reggimento di zuavi francesi. Gli zuavi, che godevano fatua di essere tra i più valorosi soldati di Napoleone III, ne furono
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Palermo fu presa, ed a Milazzo l'eroe mise novamente in fuga il nemico, dopo un'aspra battaglia, in cui egli stesso poco mancò non lasciasse la vita
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italiano cozzò inaspettatamente nelle campagne di Custoza contro l'intero esercito nemico. Per dodici ore di aspra battaglia soldati, ufficiali e principi
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altri avrebbe ricevuto l'urto nemico. I nostri soldati, incoraggiati dal contegno del principe, accolsero con una tempesta di palle e con una siepe
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di una dì esse, colò a fondo: i suoi marinai continuarono intrepidi. il fuoco sul nemico, sino al momento in cui le onde li inghiottirono. La nave
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ore di battaglia furiosa, in cui inflissero al nemico gravissime perdite, i soldati italiani, sopraffatti dal numero, dovettero ripiegare. Gli stessi
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: quando mossero all'ultima lotta contro il secolare nemico, dalle loro labbra tuonò, tra le canzoni di guerra, l'inno dedicato al suo nome:
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del nemico, era spento da un traditore della Patria! Il mondo civile e gl'Italiani si strinsero intorno alla Regina, affranta dal dolore, a piangere
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truppe travolgevano il nemico anche sul Carso.
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nemico, per quanto si accanisse in ripetuti assalti; non potè smuoverli di lì. Accanto ai veterani del Carso e dell'Isonzo gareggiarono di eroismo i
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sui monti. In furibonde mischie a corpo a corpo i soldati italiani contesero al nemico il sacro suolo della Patria risoluti a vincere o a morire
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saltare in aria le navi austriache e rastrellò quelle seminate dal nemico; protesse dalle insidie dei sommergibili i convogli italiani ed alleati che
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apposta per dare la caccia ai sommergibili. Nel guidarle contro il nemico si rese famoso Costanzo Ciano, che è oggi uno dei ministri dell' Italia
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sempre vigili nell'osservare le mosse del nemico, agili e pronti nel ricacciarne le incursioni aeree, arditi ed impetuosi nell'appoggiare dall'alto, col
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ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura S. A. R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta 3ª Armata, anelante
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le potenze alleate, aveva completamente distrutto l'esercito nemico, aveva abbattuto un potente impero secolare, aveva affrettato la resa della
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presto il terrore del nemico. Pur troppo il suo sottomarino s'incagliò su le coste nemiche, e Nazario Sauro venne catturato il 30 luglio 1916. Egli non fu
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prima ed una seconda volta, insistette a sparare sul nemico. Una terza pallottola lo colpì a morte e lo abbattè. Ma raccolte tutte le sue forze, Enrico
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solidi legami in un unico fascio: ogni vostro sforzo sarà vano. Così è degli uomini: isolati e divisi, il primo nemico basterà a vincere la loro
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l'ufficiale nemico. Fu il segno della rivolta. Il popolo si armò, combattè con sassi, bastoni, armi di qualunque genere, e dopo cinque giorni (proprio come
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torpediniera o ad un sommergibile nemico Eppure una notte di ottobre, ancora calda sebbene un po' nuvolosa, Marino e due suoi compagni riuscirono a
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