Chiunque distrugge, o rende inservibili, in tutto o in parte, anche temporaneamente, navi, aeromobili, convogli, strade, stabilimenti, depositi o
dello Stato. Le navi e gli aeromobili italiani sono considerati come territorio dello Stato, ovunque si trovino, salvo che siano soggetti, secondo il
, sorgenti o su acquedotti o altri manufatti destinati a raccogliere e condurre le acque; 3° su navi o altri edifici natanti, o su aeromobili; 4° su scali
Anche sul mare la fortuna non arrise all'Italia. La nostra armata subì perdite dolorose di navi e di vite umane davanti all'isola di Lissa, dov'era
vedevano piroscafi attraccati alle banchine, navi da carico e da passeggeri, un groviglio di fumaioli, alberi, antenne, grue: vi erano velieri all'àncora
Pagina 110
spingersi sino alle rive dell'Adriatico ed imbarcarsi. Ma fu scoperto dalle navi da guerra austriache, e costretto a riprender terra. Sua moglie Anita aveva
Pagina 241
ne ebbe notizia e, nella notte dal 5 al 6 maggio 1860, allo scoglio di Quarto, presso Genova, s'imbarcò su due navi, il Piemonte e il Lombardo, con
Pagina 263
episodi di eroismo. La nave Re d'Italia, al comando del conte Faà di Bruno, dopo un'impari lotta contro quattro navi nemiche, lacerata dallo sperone
Pagina 273
flotta turca, penetrarono audacemente una notte cinque torpediniere italiane al comando del capitano Enrico Millo. Erano quasi giunte dove le navi
Pagina 288
coste italiane dalle incursioni delle navi austriache, e con proprie arditissime incursioni offese quelle nemiche; stese campi di mine per far
Pagina 302
fascista. I piccoli M. A. S. non esitarono ad assalire anche le grosse navi austriache avventuratesi fuori del loro covo. Due grandi corazzate nemiche
Pagina 303
, affonda. I due M. A. S. sfuggono al tiro furioso delle altre navi nemiche, e rientrano intatti e trionfanti ad Ancona, mentre la squadra nemica
Pagina 304