più piccoli. Grande silenzio. — Uno straniero è entrato nell'arsenale disse il comandante —. Un ragazzo di via Pal. Lungo mormorio fra le Camicie
tutt'i suoi libri di testo perchè Ciele era un ragazzo elegante e non voleva portarsi sottobraccio tutta una biblioteca come facevano gli altri
ricevere tenere carezze invece dei soliti pestaggi violenti. Ogni tanto un inquilino sbirciava attraverso la porta vetrata: — Come va il ragazzo? E la
preminenti. Era geloso di Boka. Egli aveva più audacia, più impeto; ed il carattere serio e riflessivo di Boka lo irritava. Egli si credeva un ragazzo molto
volevano sapere quel che fosse accaduto di Ghereb. Ma Boka non era un ragazzo che si possa facilmente distrarre dal proprio piano. Egli non voleva
squadrò Ghereb: — Malgrado tutto, sei un bravo ragazzo. Ghereb! — Il generale acconsente? — Sì. Ghereb salutò ma rimase fermo davanti al generale. — Che
piena di finestroni, di solito tranquilla e deserta. Tutti avevano fretta. — Siete in castigo? — chiese un ragazzo al gruppetto che attendeva in
. In questo il ragazzo è già uomo. Perciò era naturale che sul campo tutti fossero ufficiali e soltanto Nemeciech soldato semplice. Alle due e mezza
dicevano tra sè: «Però questo Boka è un ragazzo in gamba e merita proprio di essere generalissimo!» Allora Richter si mise a spiegare a Ghereb il compito
spiacque che ci fossero anche di questi caratteri tra i ragazzi. Boka era un ragazzo intelligente, ma non sapeva ancora che gli altri uomini sono sempre
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trombette intanto segnavano il passo e il ragazzo si sentì spinto ad accompagnare per un tratto di via quei giovani forti, ma ben presto dovette tornare
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ordinò di recarsi alla fontana ad attingere acqua con un canestro. - Fa presto - gli intimò - o ti aizzo il cane! - Pensate che paura, povero ragazzo
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, se ne prende una parola. Quando il ragazzo rimasto fuori ritorna, deve essere bravo a rivolger la domanda ai compagni per capire prima la parola
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. Mario ne adocchiò uno, che gli parve il più grazioso e irrequieto del gregge: esso sembrava un balocco vivo. Il ragazzo però non pensava ai balocchi
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.... ». Ciò vuol dire che tutti i fanciulli italiani debbono somigliare al ragazzo genovese chiamato Balilla. Nella scuola di Villa Castelli tutti sanno
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SAN FRANCESCO E GLI UCCELLI San Francesco amava tanto gli uccelli. Un giorno passeggiando per una via di campagna trovò un ragazzo che teneva in una
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