guardie s'irrigidirono, sollevando nell'aria le lancie con le cuspidi inargentate. E tutti i ragazzi sollevarono le loro lancie e batterono i tacchi
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impettito, il saluto militare. E chiunque gli passava davanti lo investiva: — Che fai qui? — Battere i tacchi! — Fuori col petto, dentro con la pancia
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tacchi; e poi, rivolto ai suoi uomini: — A...attenti! March! E aveva piantato in asso il capo nemico. Bisogna riconoscere che Ciele, da cavaliere
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