Si prende un telaio a chiavi e ci si tira sopra una tela con la grana più o meno grossa secondo le simpatie e le abitudini che ciascuno ha; è bene
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Consigli riguardo ai pennelli è difficile darne. Ogni pittore ha le sue preferenze secondo il sistema di dipingere a cui è abituato e per poco che
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Sulla superficie d’una tela in tal modo preparata non si può disegnare né con il lapis né con la carbonella; se si ha l’abitudine di abbozzare con la
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svuota facilmente; il pennello lungo e piatto ha maggiore elasticità, può contenere una quantità più grande di colore e per conseguenza permette di
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Circa la forma della tavolozza e il modo di disporvi i colori dirò quello che ho detto per i pennelli: ciascuno ha le sue abitudini. Solo farò
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La vernice che sinora mi ha dato i migliori risultati è la vernice Damar allungata con un po’ di essenza di trementina rettificata. Anche la vernice
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la vernice non ha bene attaccato.
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passare qualche tempo prima di verniciare una pittura. Se proprio si ha una gran fretta e non si può fare a meno, si può sempre dare della vernis à
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Il siccativo di Harlem per conto mio non lo consiglio. È chiaro sì e trasparente e non scurisce i colori, ma ha il grave difetto di prosciugare la
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Di tutti gli olî che ho usato finora quello che mi ha dato i migliori risultati è l’olio di papavero. Usato puro, specie sopra una tela non
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alterazione; la loro luminosità e trasparenza sono tuttora mirabili; ciò è dovuto allo strato denso di vernice che ha sempre ricoperto la pittura e l’ha
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In quanto al nero ho l’abitudine di usare della polvere di carbonella macinata con l’olio di papavero; è un colore che ha poco corpo ma però in
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, ha l’inconveniente di scurire e di asciugare assai lentamente; in velature è meglio usarlo diluito con essenza di trementina rinforzata con qualche
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Buono è pure il sistema di lavorare su cartoni preparati; il pittore tedesco Hans Thoma ha spessissimo dipinto su cartoni e tutti i suoi lavori si
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delle tavole è poco consigliabile. Ogni epoca ha il suo spirito, il suo genere, la sua atmosfera speciale in cui vive e respira, direi quasi la sua
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Tempera è una parola assai elastica e che finora ha dato luogo a parecchi malintesi. Fisicamente e chimicamente parlando un colore a tempera sarebbe
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risultano assai intensi con un che di caldo e di romantico nel tono. Ha il difetto di scurire un po’ specie se l’olio di lino non è molto depurato e di prima
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frate spagnuolo del Seicento, ha con l’encausto dei Greci e dei Romani. Forse l’encausto degli antichi è superiore come solidità alla tempera a cera
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Questa è secondo me la tempera che offre le migliori garanzie. Di quante ne ho provate è quella che mi ha dato i migliori risultati. È chiara, solida
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che ha sul modello la parte più rischiarata; ammettiamo che sia la fronte o il ginocchio; si cerca di trovare sulla tavolozza una tinta eguale alla
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Per velare, la miscela che finora mi ha dato i migliori risultati è sempre quella dell’olio di papavero e di trementina a parti eguali; attacca
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trasparire, il fatto della sua chiarezza non ha importanza.
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non vive nelle nuvole, che si possono creare opere indimenticabili con mezzi scarsi quando si ha del genio o per lo meno dell’ingegno; ma quello che non
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