delle tele preparate a olio. Su queste tele il colore asciuga lentamente; bisogna quindi lasciare riposare per una settimana circa il lavoro principiato
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con colla e gesso può farsi da solo, sono sempre assai dure a lavorarsi specialmente quando ci si mette i primi strati di colore. Anzitutto il pennello
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svuota facilmente; il pennello lungo e piatto ha maggiore elasticità, può contenere una quantità più grande di colore e per conseguenza permette di
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prima di dare la seconda mano di colla; poi si fisserà il disegno e si ripasserà sui tratti con un pennello sottile e appuntito intinto in un colore a
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volte che dei pezzetti di colore asciutto vanno sulla tela e danno tanto fastidio, specie se si tratta d’un modellato delicato o d’una pittura che si
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macchia, nessuna screpolatura e nessun cambiamento di tono e di colore. In ogni modo, senza aspettare proprio un anno, è sempre prudente lasciare
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Per assicurarsi se un dipinto è abbastanza asciutto per ricevere almeno una vernice provvisoria, non basta toccarlo e vedere se il colore attacca
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sopra una tela assorbente, o già coperta d’uno strato di colore bene asciutto, si ottiene una materia ricca e luminosa che si impasta e si modella con
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nelle pitture ben verniciate. Il giallo di Napoli è un colore alquanto pericoloso; i pittori francesi del periodo romantico, specie Delacroix, ne
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In quanto al nero ho l’abitudine di usare della polvere di carbonella macinata con l’olio di papavero; è un colore che ha poco corpo ma però in
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ottimo per eseguire lavori che si vogliono elaborare lungamente e in cui la tela deve sopportare molti strati di colore a corpo e numerose sovrapposizioni
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gradatamente finendo pezzo per pezzo. Sfregando sulle parti di colore ancora fresco, specie sopra i toni scuri con un pennello piatto e alquanto duro si
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Tempera è una parola assai elastica e che finora ha dato luogo a parecchi malintesi. Fisicamente e chimicamente parlando un colore a tempera sarebbe
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Gran Duca dipinta con colore a olio, cioè con una materia simile a quella che oggi si vende in tubetti di stagno.
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Una tempera perfettamente magra, cioè assolutamente priva d’olio, non è possibile usare che per opere piccolissime, per miniature eseguite con colore
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stare attenti a non versare troppa colla in una volta altrimenti il colore diventa troppo liquido, si spande sulla lastra e allora bisogna aggiungere
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Bisogna macinare soltanto la quantità di colore necessaria per il lavoro della giornata; la tempera magra dura poco e dopo un paio di giorni i colori
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effetti sorprendenti per purezza, forza e luminosità di colore è la tempera detta di gomma di ciliegio. Eccone la ricetta: 1 torlo d’uovo; 2 cucchiai
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. Per ottenere un impasto solido e una grande intensità di colore bisogna verniciare le parti asciutte e riandarci su mentre la vernice è ancora fresca
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abbastanza elastica può aggiungere un po’ di glicerina; se il colore non scivola bene può, anziché un cucchiaino di trementina, versarne uno d’olio di lino o d
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La bellezza di colore e di materia che si ottiene con questa tempera di ciliegio è veramente impressionante. I colori risultano d’una potenza e d’una
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. Qualsiasi colore si può macinare con questa emulsione.
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tecnica di alcune belle tavole di Rubens. Per ottenere meglio tale risultato è bene dare alla tela, dopo le due mani d’emulsione, uno strato di colore a
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pallottole di cera mista a colore che si discioglievano esponendole al calore. I ferri caldi servivano a toccare il colore, penetrare nella cera
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colori chiari, e in special modo i bianchi, è prudente, anziché fissare il disegno, ripassarci su leggermente con un colore diluito in sostanze
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disegna con un pennello intinto nell’acqua ragia ma con un colore piuttosto chiaro perché più tardi non risultino dei pentimenti. Mentre si eseguisce il
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un panno azzurro e come sfondo due pareti di cui una è in luce e l’altra nell’ombra. Si comincerà coll’osservare bene il colore e il grado di tono
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Poi per il panno rosso e lo sfondo si procederà nello stesso modo; si osserverà bene il colore e il tono della parte più in luce, si rifarà tale tono
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formata intorno a ogni colore vuol dire che sono buoni per l’uso che se ne vuol fare e allora si pongono sulla tavolozza. Poi si diluiscono e si
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Va pure notato che un colore posto sopra uno sfondo neutro, come il grigio, aumenta assai d’intensità e di luminosità.
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Il bianco sfregato puro o diluito sopra un colore asciutto non fa mai risultare tale colore in un tono più chiaro come accadrebbe se lo stesso colore
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aspetto assai misterioso e suggestivo. Bisogna però in questo caso che la pittura sia assolutamente asciutta. Se un colore è troppo crudo lo si può
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pezzo dopo l’altro e lavorando sempre nel colore fresco. Né si dimentichi mai di bagnare con vernice allungata d’olio quella parte che si vuol velare
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Sulla tela così spruzzata (la soluzione asciuga dopo qualche minuto) è molto piacevole lavorare; il colore attacca perfettamente, il pennello scivola
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aiutati nella ricerca dei rapporti di tono e di colore; e, poiché tale preparazione non è destinata a essere velata ma coperta, quindi non dovendo
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volte il tono e il colore della preparazione sulla tavolozza e perché questi risultino perfettamente eguali su tutta la tela è opportuno fare a parte
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Se giunti alla fine d’una giornata di lavoro si vuole lavorare l’indomani nel colore ancora fresco e pertanto si teme che si prosciughi durante la
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Dipingere un quadro in toni chiarissimi con ombre molto pallide alternando un colore freddo grigio chiaro (bianco con nero di carbonella) con un
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Diluire e rendere molto liquido, quasi come dell’acquarello, il colore con cui si vogliono fare i peli poi, pigliando un pennello di martora di forma
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In una boccetta contenente olio di papavero e essenza di trementina a parti eguali, versare alcune gocce del colore che si vuol dare alla velatura
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Assicurarsi (a meno che si tratti d’una pittura molto vecchia) che il colore è bene asciutto. Inchinare la tela in modo che la luce pigli di sbieco
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Dovendo segnare un contorno, tracciare una linea sopra un impasto asciutto; bisogna evitare di farlo con colore diluito poiché il tratto in questo
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parte raschiata fintanto che la tela si riscaldi alquanto. Finalmente, subito dopo, rifinire la parte così preparata con pennellate leggere di colore
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Per il giallo si passerà a velatura del giallo brillante (o altro giallo, sempre secondo il colore che si desidera) sopra un impasto bruno caldo
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